Le biblioteche sono luoghi magici, siti di cultura, di condivisione e ricchezza. All’interno di esse si può studiare, leggere in completa pace, approfondire passioni e discorsi, conoscenze e filosofie.

bibliotecaPer molti aspetti – oserei dire – che entrare in una biblioteca è come accedere ad un mondo sospeso, dove tutto è possibile, dove si può viaggiare con la mente, entrare in contatto con scrittori e filosofi del passato, respirare l’anima dei libri, osservare con la lente d’ingrandimento i segreti dell’universo e della natura, se non le antiche tecniche di battaglia di Cesare, senza vincoli di tempo, spazio e denaro.

Varcare la soglia di una biblioteca, scegliere il libro ispirazione e leggerne qualche estratto od ogni singola parola, dall’inizio alla fine, equivale a fare un’esperienza quasi mistica, di piacere per il corpo e per l’anima, senza impegni economici e senza alcuna costrizione. Per molti aspetti si può dire che le biblioteche siano scuole libere, luoghi che riservano variegate occasioni per arricchirsi, in un percorso personalizzato e di crescita che va al di là dell’obbligo e di ciò che può non interessare.

Purtroppo, non tutti la pensano così: trascorrere il tempo libero all’interno di una biblioteca per molti appare noioso, se non addirittura inutile. Non c’è niente di più riduttivo. Certo, leggere è una passione come un’altra, ma l’informarsi, il conoscere cose nuove? Capire l’universo, il mondo vegetale e animale, comprendere il linguaggio del corpo, i suoi segnali e i suoi infiniti modi di comunicare, scoprire cosa esista al di là delle nostre capacità visive e intuitive è una passione o un bisogno, una curiosità che ci fa uomini?

sale di letturaSulla scia delle comuni biblioteche e dell’approccio socratico, inoltre, si stanno diffondendo sempre più le sale di lettura, i moderni salotti letterari, piccoli spazi privati, dedicati alla letteratura e, in generale, alla lettura. Si può dire con certezza, che queste estensioni culturali offrano delle caratteristiche peculiari, che mirano alla diffusione, al confronto e alla condivisione vera e propria di passioni e conoscenze.

A differenza delle biblioteche che incoraggiano la solitudine e il silenzio, infatti, i piccoli laboratori di lettura incitano all’oralità, alle conversazioni, allo scambio di idee e di punti di vista, avvantaggiano un aspetto che consente, in modo interessante e per nulla noioso, di dialogare, arricchirsi, e diffondere la lettura e tutto ciò che può offrire. Proprio per questa particolarità, i salotti letterari stanno diventando un ambiente letterario piuttosto frequentato, ma tranquilli, non c’è nessun pericolo che superino le biblioteche!

Certamente, c’è chi preferisce di gran lunga l’atmosfera quasi magica che offre la biblioteca, altri che considerano la letteratura come qualcosa che deve essere sviluppato e discusso, e molti altri che stileranno centinaia di luoghi molti più suggestivi a livello personale. Ciò che sicuramente rasserena tutti quanti è che ogni ambiente – dalla classica biblioteca al salotto letterario, dalla spiaggia alla montagna, dalla propria casa al parco – concorre nell’arricchirci, nel migliorarci e renderci veri uomini.

Sara Erriu