Nei sette episodi al centro il disagio mentale e l’importanza dell’amicizia
Dal libro al grande scherzo. In arrivo a ottobre una serie tv tutta nuova liberamente tratta da un romanzo vincitore del Premio Strega Giovani. Si tratta di “Tutto chiede salvezza” (Mondadori, 2020) di Daniele Mencarelli.
Venerdì 14 ottobre la data di uscita annunciata da Netflix, nota piattaforma di streaming che sembra già puntare molto sulla nuova serie che metterà al centro la salute mentale.
Si tratta di una produzione di Picomedia che vedrà nel cast dei protagonisti Federico Cesari (che vestirà i panni di Daniele), Andrea Pennacchi, Vincenzo Crea, Lorenzo Renzi e Vincenzo Nemolato. Ma anche Fotinì Peluso, Ricky Memphis, Filippo Nigro, Raffaella Lebboroni, Lorenza Indovina e Carolina Crescentini.
In questa prima stagione ci saranno in tutto sette episodi dove verranno messe “sul piatto” le tematiche care al romanzo di Mencarelli: il disagio mentale, l’importanza delle relazioni, il potere dell’amicizia. Il tutto in chiave ottimistica e in parte umoristica.
“Ha vent’anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio – si legge nella quarta di copertina del libro -. È il giugno del 1994, un’estate di Mondiali. Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura. Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all’uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro. Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un’umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche”.
Si tratterà quindi di un percorso visuale in cui si vedrà il protagonista crescere attraverso il particolare trattamento sanitario. Un’esperienza di formazione che vivrà accanto a personaggi che lasceranno il segno e condurranno il protagonista all’accettazione di se stesso e degli altri.