In uscita il 21 settembre l’opera della canadese Dominique Fortier che racconta il lato più intimo di Emily Dickinson


Dal 21 settembre la casa editrice AlterEgo amplia il suo sguardo e punta all’estero. Nata nel 2012 a Viterbo, da Danilo Bultrini e Luca Verduchi, e da sempre specializzata in narrativa, AlterEgo ha atteso il 2020 per arricchirsi di una nuova prospettiva: da fine settembre infatti, la casa editrice di cui abbiamo letto e recensito alcuni libri tra cui Pazze di Libertà e La prima luna storta, pubblicherà libri di autori contemporanei anche stranieri.

A inaugurare la novità sarà un libro che racconta il lato più intimo e nascosto della grande poetessa statunitense Emily Dickinson. Ad aprire la sua sensibilità alle nuove generazioni è Dominique Fortier con il suo libro “Le Città di Carta“, tradotto da Camilla Diez.


Parole che scavano in profondità…

Partendo dai luoghi in cui ha vissuto una delle voci femminili che continua a fare eco nella letteratura mondiale – da Amherst a Boston, dal seminario femminile di Mount Holyok a Homestead – la scrittrice e traduttrice canadese Fortier ci dona un ritratto della Dickinson, di “un’esistenza essenzialmente interiore, vissuta tra giardini, fantasmi familiari e viaggi attraverso le pagine dei libri”.

Dalla prime esperienze infantili per poi passare a una giovane poetessa in grado di mettere nero su bianco note profonde di pensiero, Dominique Fortier ci restituisce un delicato riflesso di Emily, che non farà a meno di farci riflettere sulla libertà, sul potere della creazione, sui luoghi in cui abitiamo e che, viceversa, ci abitano.


Il progetto e le idee…

“Abbiamo fortemente voluto includere questo libro nelle nostre scelte editoriali perchè ci ha letteralmente rapiti – fanno sapere dalla casa editrice AlterEgo – Siamo sicuri che succederà anche a voi”. Ma il romanzo non ha solo stregato questa casa editrice: “Le Città di Carta” è arrivato finalista al premio Renaudot 2020, ha vinto il Premio letterario des lycéens AIEQ 2019 e il Premio Palmarès littéraire 2018.

Ma chi è Dominique Fortier? Nata nel 1972, vive a Montréal, nel Québec. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura presso la McGill University ed è una stimata editor e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio, Du bon usage des étoiles, è stato pubblicato per la prima volta in Québec nel 2008 e si è aggiudicato il Premio Gens de Mer del festival Étonnants Voyageurs. Con Au péril de la mer, pubblicato nel 2015, ha vinto il Prix littéraire du Gouverneur général. “Le Città di carta” è il suo sesto libro.