Ha portato le storie di Topolino in Italia, il genere giallo, i libri tascabili a prezzi contenuti nelle edicole. Partendo da origini umili, Arnoldo Mondadori ha costruito una storia di grande successo


Ha portato i libri anche nelle case meno ricche, facendo dell’editoria un mezzo per offrire la possibilità di leggere non solo ai ceti colti e all’accademia. Il tutto in nome di un sogno nato in gioventù e concretizzato in età adulta.

Arnoldo Mondadori, oggi, è considerato uno dei più grandi editori italiani. La sua incredibile storia è raccontata in un docufilm Rai uscito a dicembre dal titolo ‘Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo‘, disponibile su RaiPlay.

Sicuramente l’impossibilità di proseguire gli studi per rimboccarsi le maniche e lavorare ha inciso molto sulla storia di questo uomo e sulla determinazione che lo ha portato a raggiungere l’obiettivo. La sua vita non è stata semplice fin dall’inizio: nato nel 1889 in un piccolo paese del mantovano, Arnoldo visse in una famiglia dalle gravi ristrettezze familiari che lo costrinsero, insieme ai fratelli, ad abbandonare gli studi in tenera età. Riuscì a terminare la quinta elementare, poi iniziò a lavorare presso una drogheria, ma prima di approcciarsi all’industria editoriale, fece anche il venditore ambulante.

Nel frattempo si era accostato al movimento socialista, ma la militanza non durò a lungo poiché, per curare la pubblicazione del giornaletto popolare Luce, iniziò, a 17 anni, a lavorare da garzone presso una piccola azienda tipografica di Ostiglia. Qui la scintilla: Arnoldo scoprì una grande passione per quest’ambiente, tanto che decise di rimanere nel settore e di realizzare nell’editoria le sue ambizioni di emancipazione.

Con l’aiuto di un benefattore la piccola impresa ‘La Sociale’ passò nelle mani di Mondadori tra il 1907 e il 1908, che ne fece sin dall’inizio un’azienda familiare, impiegando la sorella Dina per la vendita nella cartolibreria e il fratello Remo nell’officina. Seguì un crescendo.


Nel docufilm a interpretare Arnoldo Mondadori è Michele Placido

A dare corpo e voce al grande editore è Michele Placido che interpreta Arnoldo nella sua attività, spesso in conflitto con le idee del figlio, anche lui, inserito nel mondo editoriale. Accanto una moglie e una madre paziente, che riesce però a tener testa a un uomo importante e determinato come Arnoldo.

Proprio la grande ambizione è stata una caratteristica fondamentale dell’operato di Mondadori. Il grande editore ha spesso rischiato seguendo le sue idee innovative: è lui che ha deciso di portare le storie di Topolino in Italia, di far vendere in formato tascabile classici e libri amati in edicola, il tutto a prezzi ridotti grazie alla collana “Oscar Mondadori”, offrendo così la possibilità, anche a chi non poteva permettersi di comprare libri, di poter leggere e – perchè no – di intrattenersi, attraverso la lettura.

A Mondadori si deve la nascita dei “Libri Gialli”, collana che vedeva la pubblicazione di opere a carattere poliziesco di scrittori internazionali, un genere nuovo per l’Italia, distinguibile fin dal colore della copertina; ma ancora quella popolare dei “Gialli Economici”, fino alla raccolta dei “Supergialli”. Sulle storie poliziesche si basava anche il settimanale illustrato, “Il Cerchio Verde”. Si deve anche la nascita del Saggiatore, casa editrice indipendente nata da Alberto Mondadori, figlio di Arnoldo.

Oggi la casa editrice Mondadori pubblica libri e giornali (cartacei e digitali) in Italia e nel mondo, dispone di un’estesa catena di negozi, anche con la formula del franchising, ha una concessionaria pubblicitaria in joint venture con Publitalia ’80 e detiene il 20% di Monradio S.r.l., società produttrice di Radio 101. È inoltre quotata in borsa.

Il racconto della vita di Arnoldo da quando era bambino al grande successo

A essere raccontata nel docufilm non una sola fascia temporale. Con un sapiente gioco di flashback si scopre un Arnoldo bambino, un bimbo povero che ha dovuto rinunciare agli studi e alla curiosità che gli infondevano i libri per lavorare; ma anche un giovane Mondadori alle prese con l’ambizione di dare all’editoria la sua impronta; inoltre un Arnoldo padre e marito, che non perde la voglia di far crescere la sua casa editrice, portando sempre nuove idee, anche in conflitto con quelle del figlio; infine un Arnoldo anziano che non vuole lasciare in terra la sua passione.

Si scopre così la vita intera del grande editore italiano, percorrendo buona parte del Novecento, anche quello interessato dalla guerra. A rendere tutto ancora più prezioso le testimonianze delle persone che hanno conosciuto il grande editore e i filmati originali dell’epoca.

Il regista del docufilm, Francesco Miccichè, a proposito dell’interpretazione di Placido afferma: “Michele ha dato grande umanità al personaggio di Arnoldo, con quelle sfumature che erano necessarie e che solo i grandi attori sanno dare”. Nel cast, accanto a Michele Placido anche Flavio Parenti, Valeria Cavalli, Brenno Placido, Rodolfo Corsato, Luca Morello, Stefano Skalkotos, Davide Lorino, Lucia Batassa, Mimmo Mancini che donano anima, sentimenti ed emozioni a un quadro tutto da scoprire.

Foto in copertina tratta da www.tag43.it

Articolo a cura di Sara Erriu