Grande soddisfazione per l’autrice romana che dedica la sua vittoria alle donne e alla loro possibilità di leggere e scrivere in qualsiasi parte del mondo


E’ finita la corsa per conquistare il Premio Campiello 2021. A vincere è Giulia Caminito con il suo libro “L’acqua del lago non è mai dolce”. Al centro una storia di donne forti e insieme fragili, in una cornice speciale, quella del lago di Bracciano che, con le sue acque, rappresenta molto di più di un solo luogo.

E’ un anno importante per Giulia Caminito (che abbiamo intervistato qui): con questo stesso libro ha concorso per il Premio Strega 2021, arrivando nella rosa dei cinque finalisti. Ma ora arriva il podio: nella serata di ieri la sua “fatica letteraria” è risultata vincitrice al Premio Campiello 2021.

“L’acqua del lago non è mai dolce” ha così superato “Il libro delle case” di Andrea Bajani, “Se l’acqua ride” di Paolo Malaguti, “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij” di Paolo Nori, “La felicità degli altri” di Carmen Pellegrino.

Grande soddisfazione per la vincitrice, che, subito dopo la vittoria, ha commentato: “Dedico il premio alle donne e alla loro possibilità di leggere e scrivere in qualsiasi parte del mondo”, facendo riferimento alla triste attualità che sta vivendo l’Afghanistan.

Il Premio Campiello è ritenuto uno tra i più prestigiosi d’Italia e tra i più importanti nel panorama editoriale italiano. Istituito nel 1962, per volontà degli Industriali del Veneto, viene assegnato a opere di narrativa italiana per diffondere il piacere della lettura partendo proprio dalla promozione della letteratura nazionale e dei suoi scrittori.

A essere assegnanti in questa edizione altri due riconoscimenti: il Premio Campiello Giovani, vinto da Alice Scalas Bianco con il suo racconto intitolato “Ritratto di Parigi” e il Premio Opera Prima conquistato da Daniela Gambaro con “Dieci storie quasi vere”.

Foto di copertina tratta da ANSA.it