L’attrice che interpreta Biancaneve ha recentemente considerato l’antica fiaba “sessista e datata”. Tutte le critiche intorno al caso Disney


Giovedì 20 marzo esce al cinema il nuovo film Disney Biancaneve. Una versione completamente rivisitata che, nemmeno il tempo di uscire, che viene travolta da una valanga di polemiche.


Le ragioni delle polemiche

I malcontenti in merito al nuovo film Biancaneve erano nati già mesi fa, e rispecchiano la scelta adottata da Disney nel precedente live action La Sirenetta. L’attrice protagonista è stata interpretata da Halle Bailey, con il colore della pelle distante dal personaggio originario descritto nella nota fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen (ne avevamo parlato qui).

Anche questa volta, a interpretare un altro personaggio amatissimo, Biancaneve, è un’attrice senza “la pelle bianca come la neve”. A vestire i suoi panni è Rachel Zegler, di origini colombiane.

La Disney, per una linea editoriale votata al politicamente corretto, ha deciso di andare contro il racconto originale dei fratelli Grimm. Secondo la stessa logica, anche i sette nani sono stati rivisti, realizzandoli attraverso particolari effetti grafici e non utilizzando attori reali.


A pochi giorni dall’uscita, Zegler: “Fiaba sessista e datata”

Ma non è tutto, a riattivare le polemiche a pochi giorni dall’uscita del film sono alcune osservazioni dell’attrice protagonista Zegler che, secondo quanto riportato dal Daily Mail, avrebbe dichiarato “sessista e datata” l’antica fiaba di Biancaneve. Il principe avrebbe comportamenti che richiamano lo stalking.

A sorprendere è anche la decisione voluta da Disney di presentare il live action a Los Angeles con un evento esclusivo (che si terrà il 15 marzo) invitando solo una cerchia ristretta di giornalisti. Non più quindi un grande evento pubblicitario, ma uno più riservato. Anche in Europa le attività stampa sono state ridotte. Una scelta che fa discutere e suggerisce ulteriori critiche.

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