Danni enormi per tutto il settore editoriale. Ministro Franceschini: “Lavoro creativo non può essere svilito”


Durante la pandemia è cresciuta in Italia la pirateria nel mondo dei libro. Secondo i dati della seconda ricerca Ipsos, nel 2021 si sono compiuti 322 mila atti di pirateria al giorno, fattore in crescita del 5% rispetto al 2019.

Dopo la prima edizione del 2019, la ricerca di Ipsos ha scavato più a fondo per comprendere il giro d’affari sottratto al mercato legale: sono 771 milioni gli euro di fatturato (pari al 31% del valore complessivo del mercato al netto di editoria scolastica ed export) costati al mondo del libro.

Questi dati dimostrano anche un danno importante per i posti di lavoro nel settore editoriale: la filiera del libro perde infatti circa 5.400 posti di lavoro, che diventano 13.100 con l’indotto.


Un danno enorme per l’editoria

Leggere, ascoltare o addirittura distribuire libri e audiolibri piratati significa togliere risorse economiche e posti di lavoro all’editoria, introiti fiscali allo Stato e che riduce le opportunità per i giovani creativi di poter vivere del loro lavoro grazie ai diritti d’autore” è il commento del presidente di AIE Ricardo Franco Levi.

“Le persone ne devono essere coscienti, e consapevoli che possono essere chiamate a rispondere per gli atti illeciti che compiono: su questo serve l’impegno delle istituzioni. La pirateria colpisce tutte le industrie creative italiane – editoria libraria e periodica, tv, cinema, musica – e laddove si sono avviate efficaci campagne di contrasto, come sugli abbonamenti alle tv a pagamento, i risultati iniziano a farsi vedere” aggiunge.


Le misure in campo per prevenire il fenomeno della pirateria

Il presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti, tuttavia, ricorda che, tra i risultati più significativi delle iniziative intraprese negli ultimi anni, anche l’ampliamento degli strumenti contro i fenomeni di pirateria digitale perpetrati, in particolare, mediante le piattaforme social, telefoniche e di messaggistica istantanea: “Il rafforzamento dei poteri dell’Agcom in materia, sia sotto il profilo sanzionatorio sia sotto il profilo procedurale, va inteso quale indispensabile completamento della disciplina di riferimento ed è di fondamentale importanza per l’industria”.

“Anche le diverse proposte di legge attualmente in discussione testimoniano la consapevolezza ormai diffusa dell’esigenza di intervenire, al fine di prevenire e, laddove necessario, reprimere la diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica, oltre che di garantirne la giusta remunerazione” continua.


Ministro Franceschini: “Lavoro creativo non può essere svilito”

A unirsi al coro il ministro della Cultura, Dario Franceschini che esprime: ”Le misure messe in campo per sostenere il mondo del libro in questo frangente sono state molte, a cominciare dalla decisione di mantenere aperte le librerie in zona rossa identificandole come luoghi strategici di aggregazione culturale. Si è cominciato poi a lavorare su una legge del libro che, così come avviene per il cinema, attui azioni efficaci nel sostengo dell’intera filiera editoriale. Il testo in discussione prevede, a questo proposito, l’introduzione di interventi in favore dell’editoria, capaci di innescare uno sviluppo virtuoso”.

”In questo contesto, la piena consapevolezza dei danni provocati dalla pirateria è importante. È fondamentale – continua il ministro – sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica al riguardo, perché il lavoro creativo e tutta l’industria che lo realizza ha un valore assoluto che merita di non essere svilito”.


1 italiano su 5 ha scaricato illegalmente libri digitali o audiolibri

La ricerca presentata dal presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, fa emergere anche come gli italiani sopra i 15 anni siano consapevoli che piratare libri, ebook, banche dati è illecito e illegale, anche se un po’ meno di due anni fa: risponde affermativamente l’82% (erano l’84%).

Malgrado questo sempre più persone ritengono poco o per nulla probabile che gli illeciti vengano scoperti e puniti (il 68%, erano il 66%), mentre lo considerano un comportamento poco o per niente grave il 39% (dato invariato rispetto a due anni fa).

Il 23% (circa 1 su 5) ha scaricato illegalmente libri digitali o audiolibri e il 17% li ha ricevuti da amici e familiari, il 7% ha ricevuto da amici e familiari libri fotocopiati, il 6% ha utilizzato chiavi di accesso non sue per accedere a ebook e audiolibri in abbonamento, il 5% ha acquistato libri fotocopiati.


Danneggiati tutti i settori del libro

Ad essere danneggiati sono tutti i settori del mondo editoriale: le vendite perse nel settore della varia (fiction e saggistica) sono pari a 36 milioni di copie l’anno (stampa e digitale), per un mancato fatturato di 423 milioni di euro.

Le copie (stampa e digitale) perse nel settore universitario sono 6 milioni, pari a un fatturato di 230 milioni di euro; quelle nel settore professionale – libri a stampa, digitali e banche dati – sono pari a 2,8 milioni di copie, con una perdita a valore di 118 milioni di euro.