Una nuova rubrica settimanale per riflettere con l’intelligenza artificiale sul futuro dell’editoria
C’è chi ormai all’intelligenza artificiale si affida completamente chiedendo quotidianamente consigli, idee, strategie per la vita comune o il proprio lavoro. Mantenendo una certa distanza mentale ma aperti a nuove riflessioni, abbiamo deciso di chiedere a ChatGPT come evolverà il mondo editoriale da qui a dieci o vent’anni.
Esisteranno ancora i libri come li intendiamo oggi? Cosa cercheranno i lettori del futuro? Gli scrittori verranno soppiantati da ChatGPT? Da questi interrogativi è nata una conversazione ricca di spunti interessanti che condividiamo con voi nella rubrica settimanale Conversazioni con l’IA.
Conversazioni con l’intelligenza artificiale: come saranno i libri del futuro?
Immagina di aprire il tuo libro preferito e vedere davanti a te, proprio fisicamente, quel protagonista che ti ha sempre affascinato. Le sfumature dei suoi occhi, le imperfezioni del viso, il suo abbigliamento. Ora fai uno sforzo ulteriore e immagina di sentire la sua voce e di potergli parlare. Questa non è ancora la realtà, ma presto può diventarla.
Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale come saranno i libri del futuro e questo è quello che ha ipotizzato. Non si tratta di una sfera magica – ci teniamo a sottolinearlo – ma ciò che può sembrare pura fantascienza, a ragionarci bene, potrebbe non essere così distante da ciò che può accadere da qui ai prossimi anni.
I visori VR trasporteranno verso il futuro del libro
I visori VR (realtà virtuale) permettono già di poter entrare in una dimensione parallela realistica. E il progresso tecnologico può solo migliorare l’esperienza immersiva. Si potrà salire a bordo dell’Orient Express insieme a Poirot e partecipare alle sue indagini, seguire Phileas Fogg e il suo aiutante Passepartout nell’impresa del giro del mondo in 80 giorni, passeggiare nella natura inglese in compagnia di Elizabeth e Mr Darcy e così via.
Entrare nei luoghi descritti dai romanzi, udire gli effetti sonori che amplificano i colpi di scena, osservare da vicino i personaggi può sicuramente creare un impatto emotivo molto forte. Questa realtà può accostare il libro a un film, ma non solo.
Si potrà parlare con i personaggi dei romanzi
La prospettiva offerta da ChatGPT prevede un passo ulteriore e ancora più sorprendente. La possibilità di interagire con i personaggi della storia. Il lettore potrebbe scegliere di conversare con un personaggio, di porre domande e rispondere in modo attivo. Tale visione può richiamare il mondo dei videogiochi, dove le scelte del giocatore/lettore determinano l’andamento della trama, il tono della storia, il genere letterario, creando sempre nuove narrazioni.
A questo punto abbiamo chiesto a ChatGPT quando ci sarà questa nuova «era del libro». Le stime non appaiono così lontane: «L’evoluzione del libro verso forme più immersive e interattive è già in atto, ma la sua adozione su larga scala dipende da una serie di fattori, tra cui i progressi tecnologici e l’accettazione del pubblico. I visori VR, ad esempio, sono ancora costosi, ingombranti e richiedono una certa familiarità con la tecnologia; inoltre, creare esperienze di lettura veramente immersive richiederà uno sviluppo notevole sia da parte degli scrittori che dei programmatori, che dovranno progettare contenuti che vadano oltre la semplice trasposizione di un testo in un formato tridimensionale».
I libri interattivi, come i romanzi che cambiano in base alle scelte del lettore, sono già una realtà. Ne è un esempio Choose your own adventure, una serie di libri-gioco per bambini popolare negli anni’80 e ’90. Questi volumi contengono storie scritte da un punto di vista in seconda persona ed è il lettore ad assumere il ruolo del protagonista. Le sue scelte determinano le azioni del personaggio principale e quindi l’esito della trama.
«Tuttavia – specifica ChatGPT – un’esperienza completamente integrata che mescola testo, gioco e interattività è ancora in fase di sviluppo. La tecnologia è già abbastanza avanzata, ma la vera sfida è come integrarla con la scrittura tradizionale senza compromettere la qualità della narrativa».
Quando arriverà il futuro?
Passando ai numeri, l’intelligenza artificiale stima che «si potrà vedere un’adozione significativa di libri in VR (realtà virtuale) e AR (realtà aumentata) nei prossimi dieci o quindici anni, anche se in nicchie particolari. La transizione di massa potrebbe richiedere più tempo, forse fino al 2035-2040, con visori più accessibili e una fruizione più semplice».
A questo punto viene da porsi un’altra domanda: i libri del futuro, molto vicini ai videogiochi, perderanno la loro identità originaria? Saranno comunque in grado di stimolare fantasia e immaginazione come quelli tradizionali?
L’IA: «I libri non spariscono ma si adattano agli interessi delle persone»
In futuro il libro «potrebbe perdere la capacità di concentrarsi sulla scrittura e sulla riflessione personale che un testo permette. La narrativa interattiva e la realtà virtuale potrebbero richiedere un focus maggiore sull’esperienza visiva e sensoriale, a scapito della profondità emotiva e psicologica che un libro tradizionale riesce a evocare con le parole» considera ChatGPT.
«D’altro canto – prosegue – l’integrazione di tecnologie immersive nella lettura non deve essere necessariamente vista come una minaccia, ma piuttosto come un’evoluzione che arricchisce l’esperienza di lettura». Questa trasformazione, secondo l’intelligenza artificiale, potrebbe attirare anche i lettori più giovani, abituati a forme di intrattenimento digitali, e potrebbe far appassionare altre persone alla lettura. «I libri non spariranno, ma si adatteranno a nuove esigenze e interessi» conclude ChatGPT.
I prossimi appuntamenti con la rubrica Conversazioni con l’IA saranno: sul destino degli scrittori da qui a qualche anno, sul delineare un identikit del futuro lettore. E ci saranno anche riflessioni sul mondo editoriale nel senso più esteso, da come cambierà il modo di studiare a quello di informarsi.
Articolo a cura di Sara Erriu
Le immagini presenti in questo articolo sono realizzate con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
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