Boccata d’ossigeno per l’editoria?


Tra le attività che potranno ripartire da martedì 14 aprile ci sono anche le librerie. A comunicarlo il presidente Conte, che ridà ossigeno a molte realtà già vittime di crisi e cambiamenti repentini. “Riaprire le librerie è un primo passo perché il mondo del libro possa tornare alla normalità e uscire dalla gravissima crisi nella quale tutti ci troviamo” commenta Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori.

Ma un lume di speranza proviene dagli aiuti di emergenza che, “insieme, editori e librai, abbiamo chiesto e che confidiamo siano immediatamente messi in campo con il prossimo provvedimento di sostegno all’economia” riprende Levi, che accoglie positivamente la scelta di consentire la riapertura delle librerie subito dopo Pasqua, la ricorrenza che, ora più che mai, rappresenta una finestra verso la rinascita e tempi migliori.

Levi, tuttavia, afferma che “naturalmente spetta alle singole librerie l’ultima parola sulla riapertura dei loro esercizi, a tutela della salute dei clienti e dei librai, valore primario per noi tutti”.

L’attesa più grande ora è orientata agli aiuti diretti all’editoria: “Siamo sicuri che il governo interverrà nel decreto di aprile con un fondo a sostegno. Non possiamo permetterci, quando ripartiremo, un mondo senza libri” conclude l’AIE.