“Educazione per un mondo nuovo”, il saggio della pedagogista Maria Montessori è una fonte di riflessioni molto utile e stimolante. Una vera pietra miliare dell’approccio montessoriano per crescere bambini curiosi e liberi di apprendere.


Edito Garzanti, Educazione per un mondo nuovo rappresenta uno dei tanti testimoni della metodologia pedagogica pensata dalla dottoressa Maria Montessori. Un inno alla storia e alla riflessione, non solo per chi lavora nel settore didattico, ma per tutti, anche per semplici curiosi.

Il saggio è articolato in diverse sezioni, ognuna focalizzata su un problema specifico e le sue teorie connesse, tutte a confluire in un unico e immenso modo di approcciarsi all’insegnamento dei più piccini.

Libertà, curiosità e disciplina. Questi sono gli elementi alla base della pedagogia della grande ricercatrice, passata alla storia per il suo impegno e il suo essere rivoluzionaria. Maria Montessori, infatti, contro ogni pregiudizio e il vecchio metodo, si è impegnata a difendere con tutta se stessa i propri pensieri e le sue nuove teorie, in nome della sperimentazione e dello sviluppo.

Verso una nuova educazione…

Contrariamente a quanto sostenuto dalla tradizione, la pedagogista – grazie all’esperienza maturata in quarant’anni – ha compreso le reali potenzialità dei bambini, approcciandoli alla scrittura, alla lettura e al contare già dall’età di tre anni con grande successo. Il tutto senza alcuna costrizione, un ambiente rilassato, studiato a pennello per questi piccoli protagonisti, e il cosiddetto “materiale Montessori“, realizzato per stimolare i cinque sensi.

Il segreto si ritrova nel rendere il bambino libero, ma allo stesso tempo guidato, in modo che sia lui stesso stimolato ad apprendere inconsciamente e con passione.

Il principio primo dell’ideologia montessoriana è il considerare il bambino un essere dotato di intelletto ed emozione, una miniera di tesori mentali, con immense ricchezze sepolte nelle sue profondità.


Non solo filosofia…

Il saggio – oltre presentare il nuovo metodo pedagogico frutto di continue sperimentazioni, studi sul campo e osservazioni dirette – è dotato di un’impronta scientifica. Senza troppi tecnicismi, però, Educazione per un mondo nuovo presenta alcuni principi scientifici a fondamento del metodo montessoriano. Servendosi della psicologia, della psichiatria e della biologia, vengono illustrate al lettore le fasi della formazione dell’embrione umano che poi diventerà un bambino, con lo sviluppo delle sue caratteristiche vitali, sia fisiche che psichiche.

Viene spiegato il concetto di “mente assorbente“. Come il linguaggio, nei bambini, non si debba imparare, ma acquisire in modo naturale e spontaneo, il tutto con aneddoti ed esempi pratici accaduti realmente.


La maestra…

Da non trascurare è la figura del maestro, il quale deve essere un esperto, un guidatore che sappia agire secondo tale metodo. Una persona che sappia capire i bisogni del bambino, lo sappia stimolare, attraverso nessuna imposizione, ma educandolo alla curiosità, tenendo sempre presente che si trova di fronte a persone grandi a cui deve rispetto e comprensione.

Il compito del maestro sarà dunque di preparare una serie di spunti e incentivi all’attività culturale, distribuiti in un ambiente espressamente preparato, per poi astenersi da ogni intervento troppo diretto e invadente.

Educazione all’autonomia…

I modi di agire della maestra devono essere misurati a dovere, al fine di invitare il bambino all’autonomia, conducendolo ad agire da sè, volere da sè e pensare da sè.

L’educazione mira perciò, a rendere la persona un lavoratore infaticabile, un alunno tranquillo che si impegna volentieri con tutte le sue forze, che cerca di aiutare i deboli,  mentre sa come rispettare l’indipendenza degli altri. Un bambino modello, ma reale. Questo e molto altro nel saggio Educazione per un mondo nuovo.

Recensione a cura di Sara Erriu