Un’infanzia consumata tra le pieghe della povertà e il mercato del bestiame. Una promessa tradita e un’avventura per perdonarsi e scoprire la verità


In uscita il 9 gennaio per Garzanti, I bambini di Svevia racconta la storia di Edna, che da oltre 75 anni (da quando è più di una bambina) immagina il giorno in cui potrà finalmente mantenere la parola data.

Fino a d’ora, l’unico a farle compagnia è stato Emil, il pappagallo dalle grandi ali blu. Ma ora, una notizia da tempo attesa si presenta, e per la protagonista è arrivato il momento per uscire dall’ombra in cui ha trovato riparo e a mettersi in viaggio per la prima volta dopo tanto tempo.

Questa avventura è dettata da una promessa che Edna ha tradito. Una promessa a cui non ha mai smesso di pensare, una promessa che lega il suo destino a quello del suo amico Jacob, che non vede da quando erano bambini. Quando, come migliaia di altri coetanei, furono costretti ad affrontare un terribile viaggio a piedi attraverso le montagne per raggiungere le fattorie tedesche ed essere venduti nei mercati del bestiame.

Scappati dalla povertà delle loro famiglie, credevano di trovare lì prati verdi in cui giocare e tavole imbandite, invece, non c’era altro che un duro lavoro e un tozzo di pane.

Entrambi li chiamavano “bambini di Svevia” e, in quel presente così infausto, Edna trovò una luce: Jacob. La loro amicizia, cresciuta all’ombra di un ciliegio, fatta di parole insegnate e di giochi con Emil è vivida nel suo cuore, così come lo sono i fantasmi di cui non ha mai parlato con nessuno.

Ma ora che le condizioni sono mature per ritrovare Jacob, è tempo di saldare finalmente il suo debito e di raccontare all’amico di un tempo l’unica verità in grado di salvarli. Per riuscirci, Edna deve tornare dove tutto ha avuto inizio, seguendo la cartina tracciata quando era una bambina, per capire se è ancora possibile perdonarsi e ricominciare.

Lungo le antiche strade romane e i sentieri dei pellegrini, fra incontri e scontri con strambi personaggi, ogni passo condurrà Edna in un’impresa che le farà riscoprire la sorpresa della vita in tutte le sue sfumature, ma al contempo la avvicinerà a un passato che ritorna. Perché anche la fiaba più
bella nasconde fra le sue pieghe una cupa, insidiosa verità.


L’autrice

Fonte: www.arkadiaeditore.it

Romina Casagrande vive a Merano, in provincia di Bolzano. Laureata in Lettere classiche e appassionata di Storia, ha collaborato con alcuni musei della sua regione, per i quali ha curato la realizzazione di percorsi didattici interdisciplinari. Attualmente insegna in una scuola media della sua città. Ama la natura, la montagna e condivide la sua casa con tre pappagalli, due cani e un marito.