Un romanzo gotico illustrato che fa luce sulla morte di una ragazza trovata avvolta dai rampicanti


Il mio pensiero ha viaggiato nel tempo portandomi alla mente altri momenti trascorsi con la nonna. L’astronomia e l’astrologia si mescolavano nelle sue lezioni, mentre il suo indice mi svelava come la volta celeste avesse un ritmo segreto e risuonasse di una propria armonia. La stessa armonia che si poteva ascoltare nel gorgheggiare di un ruscello oppure osservare nel lento muoversi delle nuvole. Messaggi lontani e vicini allo stesso tempo, che annullavano lo spazio e raccontavano tutto ciò che c’era da sapere a chi era abbastanza paziente da fermarsi e ascoltare

Inghilterra, 1826: a Dartmoor la vita scorre da sempre in modo e tranquillo e sereno. Sembra che in questo minuscolo paesino di campagna non possa accadere niente di brutto: nulla turba la quiete della sua comunità e persino la morte vi giunge molto sporadicamente.

I pochi abitanti, nel tempo, hanno imparato a conoscerne la natura circostante e a creare con essa un legame quasi indissolubile. Questo equilibrio viene tragicamente spezzato dal ritrovamento di un cadavere in perfetto stato di conservazione: si tratta di Edith Wilton, una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi. Il suo corpo, posato senza vita sulla riva del fiume che attraversa Dartmoor, è totalmente avvolto dall’Hedera helix, meglio conosciuta come “edera comune”.

La comunità sprofonda improvvisamente nel terrore e nel silenzio. A far luce su questa agghiacciante scoperta sarà Charles Norland, un medico tormentato dallo spettro della guerra e dai traumi che ne conseguono, che ben presto si ritroverà coinvolto in prima persona nei misteri di Dartmoor, fino a diventare letteralmente ossessionato da questo caso: Charles farà di tutto per scoprire cosa è successo a Edith, cosa si nasconde dietro agli strani riti notturni celebrati dagli abitanti della cittadina, e capire il motivo per il quale si sente così legato alla ragazza.

Cosa è successo davvero a Edith Wilton? Dartmoor è davvero un luogo pacifico come appare a prima vista, o al suo interno, nascosto dagli occhi più superficiali, si cela qualcosa di potente e oscuro?


Un romanzo gotico illustrato

Hedera è un romanzo gotico-illustrato, scritto ad otto mani ed edito da Becco Giallo nel 2021. Elementi tipici del genere giallo si mescolano a quelli della tradizione gotica ottocentesca, pizzichi di scienza, occultismo e mitologia celtica danno quel tocco in più a questo fenomenale romanzo che illustra in modo magistrale i classici temi del dualismo tra vita e morte, sogno e realtà, uomo e natura.

Il ritmo è incalzante, grazie all’alternarsi dei punti di vista di Edith e Charles, la narrazione scorre veloce e senza intoppi; è ricca di colpi di scena, momenti di suspense e digressioni sparse qua e là (anche in forma epistolare). La capacità di scrittura degli autori, oltre a farci immedesimare in Charles e nella sua “caccia alla verità”, ci scaraventa all’interno del suo animo, fino a farci toccare con mano le sue paure e i suoi pensieri più profondi.

Ciò che arricchisce la narrazione sono sicuramente le fantastiche illustrazioni che accompagnano quasi tutte le pagine: colorate e ricche di dettagli, ci catapultano all’interno della vicenda permettendoci di viverla a pieno attraverso gli occhi dei due protagonisti.

Gli autori sono Nicolò Targhetta, scrittore e blogger; Ernesto Anderle, scultore, illustratore e autore; Eugenio Belgrado, incisore, illustratore e disegnatore di fumetti; e Irene Bruno, gallerista appassionata di romanzi storici.

Hedera è un romanzo magico, a tratti ipnotico, legato al mondo onirico, alla potenza evocativa della memoria e a quel portale invisibile che unisce il mondo dei vivi e quello dei morti, che sin dai tempi più remoti è stato localizzato in diversi punti del globo terrestre e che da sempre suscita fascino in alcuni, sgomento in altri.

Recensione a cura di Mariasole Danese