Tokyo Sympathy Tower esce in Italia per Ippocampo dopo il caos che ha generato in Giappone per l’utilizzo di ChatGPT
Una notizia che ha suscitato non poco clamore. Tutto è iniziato quando la scrittrice giapponese Rie Qudan vince nel 2024 il premio Akutagawa, il più importante riconoscimento letterario in Giappone.
Tokyo Sympathy Tower (qui il libro) è un romanzo tra utopia e distopia che pone riflessioni sul potere della lingua, sulla giustizia e sul vivere odierno.
Lo scalpore è nato poco dopo la premiazione, quando l’autrice ha dichiarato di aver utilizzato l’intelligenza artificiale per creare alcune parti del libro. Ma rassicura dicendo che l’IA ha scritto solo il 5% dell’opera.
Qudan informa che ha deciso di servirsi di ChatGPT perché l’intelligenza artificiale è uno dei protagonisti della storia. Il fine, spiega, è stato orientato a rendere realistica la relazione tra uomo e macchina. Tuttavia, l’autrice non si dichiara contraria a un riutilizzo di questa tecnologia per i suoi prossimi libri. La notizia, come prevedibile, ha subito creato delle divisioni tra tradizionalisti e chi rifiuta in toto l’utilizzo dell’IA in letteratura.
Tokyo Sympathy Tower è arrivato in Italia
Ora il libro è arrivato in Italia per Ippocampo e l’autrice ne parlerà al Salone internazionale del libro di Torino venerdì 16 e sabato 17 maggio (qui i dettagli).
Tokyo Sympathy Tower è ambientato in un futuro prossimo alternativo, in cui una giovane architetta, Makina Sara, si aggiudica il progetto per una torre-prigione che dovrà sorgere dinnanzi allo stadio olimpico di Zaha Hadid.
All’interno dell’edificio verranno accolti con ogni premuta i detenuti per offrire loro un’occasione di riscatto. Un rovesciamento che si affianca a quello imposto dal linguaggio contemporaneo, tendente all’eufemismo e allo svuotamento di senso.
Un ricordo doloroso e da tempo nascosto nella propria mente, tuttavia, conduce la protagonista in questa occasione a mettere in discussione ogni sua convinzione. Travolta da un turbinio di incertezze sulla giustizia, sulle punizioni, sulla normalizzazione delle differenze, Sara si rivolge all’intelligenza artificiale.
Un romanzo breve di appena 144 pagine che raccoglie grandi riflessioni etiche sia all’interno che all’esterno del libro.
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