Da alcune lettere originali conservate in biblioteche e archivi universitari è nata la storia di Maria, internata in un manicomio durante la II Guerra Mondiale. Le sue vicende raccontate in un libro tanto breve quanto intenso
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare la scrittrice toscana Silvia Meconcelli, che ha esordito nel panorama letterario con il romanzo “Quel che sai di me”, primo classificato al premio letterario Città di Siena nel 2017 e continuato la carriera di scrittrice con “Pazze di libertà”, anch’esso vincitore di un importante concorso letterario: La città sul Ponte, nel 2019.
Con “Pazze di libertà“, libro che abbiamo recensito qui, l’autrice ci racconta la Seconda Guerra Mondiale da un punto di vista “inedito”: da chi è stato rinchiuso in un manicomio perchè “diverso”.
Per saperne di più e cogliere tutte le sfumature di questa lettura tanto breve quanto intensa, abbiamo deciso di intervistare live Silvia, che ci ha raccontato il dietro le quinte, da cosa è nata la storia di Maria e di “Pazze di libertà”. Ne è venuta fuori una chiacchierata molto interessante, che ti consiglio di seguire se non lo hai ancora fatto. Puoi trovarla sia sul profilo Facebook che Instagram del blog o direttamente qui.