La catastrofica visita allo zoo è un romanzo divertente che appassiona tutti. Al centro un’indagine speciale per scoprire chi ha allagato una scuola
Qual è il ricordo più bello che hai legato ai tempi della scuola elementare? A Joséphine, la protagonista del nuovo romanzo di Joël Dicker, verrebbe subito in mente la serie di sfortunati eventi culminati in un gran finale catastrofico.
Con La catastrofica visita allo zoo (La nave di Teseo, 2025), lo scrittore svizzero rispolvera i nostri ricordi legati all’infanzia, raccontandoci una bella storia leggera e coinvolgente, ma soprattutto che fa sorridere ed emozionare.
Bisogna premetterlo subito: non bisogna aspettarsi lo stesso Dicker in questo libro. Ci sorprende, ma non in accezione negativa. Questa nuova avventura letteraria, nonostante sia molto lontana dalla tensione narrativa percepita in La verità sul caso Harry Quebert (La nave di Teseo, 2013), regala una storia divertente e tenera insieme, che abbraccia un bacino di lettori molto più ampio.
La catastrofica visita allo zoo: un romanzo per tutti
Come scrive Joël Dicker nelle note conclusive del romanzo: «Con La catastrofica visita allo zoo ho cercato, con modestia e umiltà, di scrivere un libro che potesse essere letto e condiviso da tutti i lettori, chiunque essi siano e ovunque si trovino, dai sette ai centoventi anni».
Oltre una storia piacevole da leggere, il libro porta con sé una riflessione dell’autore sulla lettura. Ma soprattutto sul nostro tempo. Dicker osserva come sia cambiato il mondo lungo i suoi dodici anni di carriera da scrittore, e nota una realtà in cui molte librerie hanno chiuso e la maggior parte delle persone vive continuamente piegata sugli schermi dei propri smartphone.
È per questo che oggi Dicker ha voluto scrivere un «libro che faccia venir voglia di leggere e da far leggere a tutti, senza distinzioni. E che ci permetta di ritrovarci».
Un serie di eventi tragicomici raccontata da una bambina
Ma torniamo alla storia di La catastrofica visita allo zoo (qui trovi il libro). Senza fare spoiler, tutto inizia un lunedì mattina di fine autunno, quando una scuola speciale che accoglie solo sei bambini viene dichiarata inagibile per un importante allagamento che ha interessato l’interno dell’edificio. Come unica alternativa, gli studenti vengono trasferiti nella scuola vicina.
Le cause non sono chiare, ma per gli agenti che si occupano delle indagini, la pista più evidente sembra portare verso un semplice incidente: qualcuno ha dimenticato i rubinetti aperti, la plastilina utilizzata ha ostruito lo scarico e i pavimenti sono stati sommersi dall’acqua. Questa spiegazione non convince però tutti.
I sei bambini decidono così di avviare un’indagine interna per scoprire chi si è intrufolato nella loro scuola e ha causato volontariamente l’allagamento. Coinvolgendo anche una nonna appassionata di serie tv poliziesche. È da questo momento che prende vita il romanzo che unisce una serie di episodi tragicomici che divertono e incuriosiscono il lettore. Il punto di vista quello della piccola Joséphine.
Una catastrofe non avviene mai all’improvviso: è il risultato di una serie di piccole scosse che, a poco a poco, diventano un terremoto
Un romanzo che spiega in modo brillante democrazia e inclusione
Ma non solo. La catastrofica visita allo zoo, titolo che richiama l’ultima disastrosa avventura che ha come protagonisti i bambini, porta con sé delle riflessioni brillanti sulla democrazia e sull’inclusione. Due concetti universali che gli adulti cercano di insegnare agli studenti, ma senza rispettarli e seguirli loro stessi nei rapporti con gli altri.
Nessuna lezione scolastica, però, Joël Dicker affronta questi temi intessendoli con uno stile umoristico che può nascere solo adottando lo sguardo curioso e ingenuo dei bambini. Il risultato: una sottile critica verso gli adulti che, dietro a strutture convenzionali imposte, spesso perdono di vista anche le cose più semplici e naturali.
Recensione a cura di Sara Erriu
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