Una giovane in lotta con la propria adolescenza sulle rive di un lago che ha tanto di lei


E’ stato candidato al premio Strega 2021 il nuovo libro di Giulia Caminito, “L’acqua del lago non è mai dolce“, edito Bompiani. Nonostante sia uscito solo da qualche mese – il 13 gennaio scorso – ha già conquistato una grande forbice di lettori, orientandosi a uno dei premi più importanti nel panorama editoriale italiano.

Non si tratta di un esordio per Giulia Caminito, ma del suo primo libro “scritto al presente, in prima persona singolare, il primo dove in trasparenza appare la mia vita” confessa la giovane scrittrice.


Alcuni tratti autobiografici

“C’è sicuramente moltissimo di me in questo libro – ci racconta Caminito -. Ho tratto nutrimento dalla mia vita per dare credibilità a quella della mia protagonista. Ci sono i luoghi soprattutto: Roma nord, la Cassia, il lago di Bracciano e Anguillara, il paese dove sono cresciuta. Ci sono molte emozioni provate a cui mi sono aggrappata per trasferirle nella voce narrante, alcune persone che ho trasformato in personaggi cambiando molto la loro vita e il loro ruolo nelle vicende, alcuni fatti accaduti”.

“È importante però – continua l’autrice – per me che questo libro venga considerato un romanzo, che la componente letteraria e la finzione abbiano un ruolo dominante, perché non mi è mai interessato raccontare la mia vita, che non ha nulla di speciale, ma l’obiettivo era raccontare una storia. La storia di una giovane donna che ha pochi mezzi e deve capire chi vuole essere, chi diventerà“.


La natura come specchio di sè

“L’acqua del lago non è mai dolce” infatti ruota attorno alla figura di Gaia, una ragazza che deve far fronte a tutte quelle caratteristiche che contraddistinguono comunemente l’adolescenza: “Come il lago, lei è indefinibile, non è evidente che gusto abbia, rimane opaca rispetto alla sua identità, al trovare una collocazione precisa” ci svela Giulia.

“Li accomuna l’essere torbidi, ma anche avere un fondale scuro, terroso. Li accomuna il fatto che le loro correnti siano imprevedibili. Come il lago spesso sembra immobile e innocuo mentre alcune correnti che lo agitano possono portare sul fondo, lo stesso è per Gaia che, così minuta, così insignificante, sa colpire e ferire all’improvviso”.


Una storia di crescita

Il romanzo rivela così una storia verosimile, reale, comune, tra piccole soddisfazioni e vergogne, segreti e desideri di fuga, lotte per la casa e lavori pubblici lasciati a metà, una lettura per chiunque sia interessato a leggere una storia di giovinezza e crescita. “Spero che i lettori colgano il lavoro che ho provato a fare con lo stile e la mia scrittura – commenta la scrittrice -, che si ritrovino nelle piccole e grandi lotte della protagonista, che gli sembri una storia verosimile, che si sentano raccontati pur partendo il libro da una singola vita e un singolo sguardo”.


Verso il Premio Strega 2021

“L’acqua del lago non è mai dolce”, insomma, sembra avere tutti gli ingredienti per entrare nella rosa dei finalisti al premio Strega 2021. Ora però, mentre i mesi che ci separano dalla proclamazione del vincitore sono ancora molti, non ci resta che chiedere a Giulia le prime impressioni scaturite dall’entrata del suo ultimo libro tra i 62 titoli proposti al prestigioso concorso.

Il suo commento non può essere che emozionato: “Al momento dell’uscita del libro non sapevo quale sarebbe stato il suo percorso – ammette l’autrice -. Le cose buone che stanno accadendo sono sorprese molto gradite, che sicuramente speravo ma non potevo aspettarmi”.

Il clamore per questo romanzo è già stato manifestato più volte sui social, nei passaparola e nelle recensioni, ma per sapere se reggerà il confronto con gli altri titoli “concorrenti” al premio Strega, non ci resta che attendere i prossimi sviluppi. In attesa, chi volesse immergersi nelle prime pagine del libro o farsi conquistare dalla storia de “L’acqua del lago non è mai dolce”, il libro è disponibile in digitale e in cartaceo, ma anche in audiolibro.