Un’occasione straordinaria per avverare un sogno, per avvicinarsi a poco a poco all’obiettivo: il desiderio di diventare una giornalista affermata, per una promessa o un sogno da sempre custodito nel cuore.


Andrea, la protagonista de L’apprendista geniale di Anna Dalton, è una ragazza timida a cui piace molto studiare, soprattutto in vista del raggiungimento dei propri obiettivi. Diventare giornalista, come lo è stata sua madre, non sarà semplice. Andrea lo sa. Ma se la destinazione è importante, gli ostacoli si superano, nonostante la paura, l’insicurezza e il dolore.

 

Scrivi, scrivi, scrivi è il contenuto di un bigliettino che la protagonista porta sempre con sè. Le dona la forza, il coraggio necessari per andare avanti, per avverare i propri sogni. E’ un precetto che la madre le ha lasciato, prima di scomparire per sempre.

La svolta…

Ciò che sicuramente cambia la vita di Andrea è una grande occasione, l’iscrizione al Longjoi College – una delle università più prestigiose per la formazione giornalistica – guadagnata grazie a una borsa di studio per gli ottimi voti conseguiti.

Andrea è entusiasta. Si sente un po’ più vicina alla meta; ma sarà proprio da questo momento che l’impegno dovrà moltiplicarsi, per dimostrare di essere all’altezza del ruolo desiderato. Sarà così che, nel panorama veneziano, fatto di vaporetti, gondole e canali, la protagonista si ritrova a intraprendere un percorso avventuroso di formazione, dove incontrerà persone eccezionali,  ma anche invidiose e perfide; perchè, si sa, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.


“L’apprendista geniale” è per…

Il romanzo preso in esame si è rivelato adatto a qualsiasi tipo di lettore, da quello più giovane, alle prese con il mondo universitario e scolastico, fino a quello adulto. L’esordio di Anna Dalton, infatti, è una lettura leggera, ma che costringe a riflettere su se stessi, perchè – soprattutto dopo l’età della maturità – si ha bisogno di un’analisi introspettiva, di conoscersi bene per entrare nel mondo adulto e raggiungere i propri obiettivi, piccoli o grandiosi.


Cosa mi ha lasciato questo libro?

L’apprendista geniale mi ha letteralmente incollata alle pagine. La trama non è complessa, ma il grado di coinvolgimento è stato alto, tanto che ho concluso la lettura in un lasso di tempo brevissimo. Tra me e Andrea c’è stata empatia, sarà che entrambe siamo alle prese con l’università e il raggiungimento dello stesso obiettivo, oppure il merito si ritrova nella scrittura dell’autrice, che ha saputo trasformare un’esperienza universitaria per molti aspetti monotona e stancante, in qualcosa di stimolante e intrattenitivo. Se aspetto il seguito? Assolutamente sì!


Valutazione complessiva: 4 stelle/5