Scoprire da dove nascono e cosa raccontano le parole sono da sempre gli obiettivi dell’etimologia, la disciplina che ritrova nei vocaboli la loro radice più profonda, per accenderne il senso pieno e complesso.
Le parole sono importanti. Ogni parola ha una radice, un etimo che conduce all’origine. La parola homo, ad esempio, deriva da humus: in fine dei conti l’uomo ha molto in comune con la terra!
Allo stesso modo, la parola “limite” deriva da limes, sostantivo latino che «designa il sentiero che fa da confine tra due campi, le pietre sacre che segnavano la separazione dai terreni».
Ritrovare il senso originale di un vocabolo è interessante, anche perchè si possono scovare tutti quei significati erronei che oggi attribuiamo ad una data parola: è il caso dei termini “social” e “condivisione“, tanto utilizzati quanto abusati in rete.
“Con-dividere”, ad esempio, significa dare qualcosa a qualcuno, privandosene personalmente, cosa che invece non accade nel mondo digitale (al massimo si parla di “diffondere”).
Il libro…
Il breve saggio dell’insegnante milanese Marco Balzano è illuminante, in questo senso. “Le parole sono importanti” stuzzica l’intelligenza e l’interesse in modo inaspettato: quanti sbadigli di fronte alle rigide regole della linguistica e del latino! Ma, badate bene, non è il caso di questo piccolo gioiello della saggistica, che riesce a instradare la mente, attraverso la curiosità, in un viaggio storico-sociale, fatto di parole e significati, di concetti e storia, tradizioni e trasformazioni.
Se, quindi, anche voi amate la lettura come mezzo per conoscere cose nuove, ma in modo curioso e interessante, non esitate a tuffare il vostro naso tra le pagine di questo libricino.