Un cambiamento di prospettiva che vede nomi e aggettivi in entrambi i generi. La reazione: critiche e applausi


Una rivoluzione inclusiva non da poco quella attuata da Treccani, un primo caso nazionale. Con la pubblicazione del nuovo vocabolario, nomi (anche professioni) e aggettivi compaiono sia nella forma femminile che in quella maschile, in ordine alfabetico.

Questo significa che, se si cerca la parola medico, bisognerà prima cercare medica, mentre la parola direttore comparirà prima di direttrice, come lettore prima di lettrice. Una parità assicurata anche dagli esempi contenuti. In questa versione aggiornata non vengono ricalcati gli stereotipi di genere: non saranno solo le donne a stirare, non solo gli uomini a gestire aziende.


Della Valle e Patota: “Accoglieremo le critiche con serenità”

Questo cambio di prospettiva non è certo passato inosservato tra critiche e applausi, la stessa Treccani ha previsto le conseguenze, ma ha deciso ugualmente di andare in questa direzione: “Accoglieremo le critiche con serenità – hanno espresso Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, alla direzione scientifica del dizionario -. Ci sosterrà la speranza che fra qualche anno, una donna che abbia deciso di professare l’architettura, l’avvocatura o la medicina, o che veda, nel suo futuro, la direzione di un’azienda o di un’orchestra, o infine che intenda arruolarsi nell’esercito, dopo aver sfogliato le pagine di questo dizionario, scelga di chiamare sé stessa architetta, avvocata, medica, direttrice, soldata anche perchè ‘lo dice il dizionario Treccani'”.


Le novità non sono finite qui tra definizioni più semplici e neologismi

Ma la novità non è solo questa. Anche le definizioni delle singole parole sono soggette a un cambiamento di visione. Si spogliano del loro linguaggio in “vocabolariese”, per essere più precise, brevi e comprensibili. Per evitare dubbi del parlato comune, inoltre, il nuovo dizionario chiarisce anche i dubbi sull’uso attuale della lingua.

Per seguire e rispettare una lingua in continua evoluzione, Treccani ha inserito anche neologismi che abbiamo imparato a conoscere recentemente e sono diventati parte del linguaggio comune: lockdown, smart working, dad, reddito di cittadinanza, terrapiattismo, revenge porn e transfobia sono solo alcuni esempi.

La nuova edizione uscirà a ottobre in tre volumi: il dizionario dell’Italiano Treccani – Parole da leggere, il dizionario storico-etimologico – Parole da scoprire e la storia dell’Italiano per immagini – Parole da vedere.

Immagine di copertina tratta da rainews.it