Ad agosto si leggerà narrativa, thriller e saggistica


“The chain” di Adrian McKinty

Fonte: illibraio.it

Dal 26 agosto in libreria esce un thriller che Stephan King ha definito “spaventoso , travolgente, originale. Una storia che non riuscirete a togliervi dalla testa per moltissimo tempo”. Il romanzo, edito Longanesi, ha già attenuto la pubblicazione in 31 Paesi, ed è stato acclamato per la sua scrittura dotata di un meccanismo narrativo che ha conquistato i più famosi autori di crime fiction.

Il thriller vede Rachel Klein, fino a poco tempo fa una madre e una donna qualunque, diventare una vittima, una criminale, una rapitrice. È bastato un attimo, una telefonata, un numero occultato, poche parole: “Abbiamo rapito tua figlia Kylie. Segui le istruzioni. E non spezzare la Catena, oppure tua figlia morirà”. E nel giro di poco, la donna si ritrova a dover cercare un bambino da rapire, per rispettare quell’assurda Catena. Ha solo ventiquattro ore di tempo per fare l’impensabile.


“Possiamo salvare il mondo, prima di cena” di Jonathan Safran Foer

Fonte: storgram.com

In uscita il 26 agosto per Guanda Editore il nuovo libro di Jonathan Safran Foer, che mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originale storie di famiglia, ri­cordi personali, episodi biblici, dati scienti­fici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro unico, che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita». 

“La parata” di Dave Eggers

Fonte: hoepli.it

In uscita il 29 agosto per Feltrinelli, un romanzo che parte dal fatto che, per commemorare l’armistizio in un paese sconosciuto del Terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due metà di uno stato fratturato. Sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del Primo mondo, due contractor mercenari. Per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici: il numero Quattro è stato incaricato di guidare (con rigore monastico) l’avveniristica macchina asfaltatrice RS-90 e numero Nove, in sella a un quad deve assicurarsi che non ci siano ostacoli davanti e dietro.

Il lavoro avverrebbe perfettamente se non quando Nove è un “agente del caos”, che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende più incerto il ritorno a casa. La grande protagonista de “La parata” è l’attesa. Quattro è a modo suo simile al nostro Giovanni Drogo del Deserto dei Tartari di Buzzati: la sua fortezza è la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi Tartari sono il collega Nove e la popolazione locale. Ma il romanzo è anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra Oriente e Occidente, e fra le due anime contrastanti di Quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. Stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, Quattro e Nove sono protagonisti di un’allegoria che vuole mostrare l’assurdità della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.  


“Più alto del giorno” di Valentina Orengo

Fonte: garzanti.it

Il uscita il 29 agosto, Garzanti propone la storia di Mimì, una ragazza di tredici anni convinta del fatto che la vacanza che sta vivendo in un paese affacciato sul mare sia la più noiosa della sua vita. Si è appena trasferita e non conosce nessuno. I suoi genitori sono troppo impegnati, così lei passa il tempo appoggiata a un vecchio albero leggendo un libro dopo l’altro e fantasticando su un’estate magica. Fino a quando incontra Alfred, con un ciuffo a coprirgli gli occhi e i piedi nudi. È lui a farle scoprire che il paese ha il profumo del bucato appena steso, della terra bagnata, dei pomodori secchi.

È lui a farle conoscere Nero, sempre arrabbiato; Scatto, timida e taciturna, e Scintilla, che si nasconde dietro una sicurezza da adulta. Con loro Mimì trasforma quell’estate nella più bella che abbia mai vissuto. Ma proprio quando il sole è alto il temporale arriva inaspettato. Mimì e Alfred scoprono un segreto troppo grande per due ragazzini. Un segreto che, nonostante tutto, decidono di non rivelare a nessuno.


“Germaine Johnson odia il martedì” di Katherine Collette

Fonte: garzanti.it

Dal 29 agosto nelle librerie e negli store online, il racconto di una persona estremamente razionale: Germaine Johnson. Ogni elemento della sua vita è analizzato con grafici e tabelle. Nessun dettaglio deve sfuggirle, così che tutto sia sicuro e certo. Per questo ha una vera passione per il sudoku. Solamente le persone sono difficili da inserire in uno schema fisso, e Germaine ne fa spesso a meno, fino al giorno in cui viene licenziata. Mai si sarebbe aspettata di finire a lavorare al Telefono Amico per la terza età,
rispondendo alle mille e improbabili richieste degli anziani. Nulla di più irritante per lei, abituata a non sprecare il suo tempo.

Ma c’è una cosa che Germaine odia più di tutto del suo nuovo lavoro: il martedì. Perché il martedì, in ufficio, è il giorno dei biscotti in cui tutti si riunisco in sala mensa, e Germaine non è a suo agio tra tante persone. Ma,
soprattutto, martedì è il giorno in cui è costretta passare il pomeriggio al centro anziani, con chi la tartassa di inutili telefonate. Eppure, giorno dopo giorno, Germaine sente qualcosa di sopito risvegliarsi. Non sa dargli un nome, ma assomiglia molto al sentirsi utile per qualcuno. Perché il Comune vuole chiudere il centro dove gli anziani si riuniscono per farne un grande e utile parcheggio, e tutti loro contano sul suo aiuto, convinti che sia fondamentale. Germaine sa, però, che non esiste una formula matematica a conferma della loro fiducia: per la prima volta è in balia del caos, ma la protagonista non è sola.


“Babele: le 20 lingue che spiegano il mondo” di Gaston Dorren

Fonte: kobo.com

Per la sezione saggistica, dal 29 agosto è possibile immergersi nelle riflessioni di Dorren a partire dalle oltre seimila lingue vive in tutto il mondo. L’autore, linguista e giornalista, che di lingue ne conosce quindici, risale alle origini della loro – a volte sanguinosa – grandezza, porta alla luce infinite curiosità e straordinarie avventure, e dà risposta a innumerevoli interrogativi: perché, per esempio, il Portogallo coloniale ha generato una lingua diffusissima, ma lo stesso non è accaduto per l’Olanda? Perché in Giappone le donne parlano in maniera diversa dagli uomini? Perché il vietnamita ha quattro diverse forme di “I” e la lingua tamil utilizza pronomi diversi per indicare uomini e divinità?

Unendo così linguistica, storia culturale e gli alti e i bassi delle sue personali battaglie con lo studio di lingue lontanissime, Dorren regala un racconto unico che cambierà il nostro modo di guardare (e ascoltare) il mondo.