Oltre le innumerevoli puntate di Quark e Superquark, oggi abbiamo tantissimi saggi dell’amato divulgatore scientifico, anche un’autobiografia


Con la sua semplicità ha portato la scienza nelle case degli italiani. E il sapere è diventato un po’ più alla portata di tutti, oltre che materia affascinante e che suscita curiosità anche in chi a scuola non era poi così bravo. Inutile dirlo, l’ultimo saluto a Piero Angela non ha lasciato indifferente nessuno, in ognuno il suo modo di fare ha lasciato qualcosa che va al di là di ogni singolo servizio di Quark e Superquark.

Ho sempre cercato, nelle mie trasmissioni, di inserire elementi di ‘incontro’ col pubblico, dal linguaggio alle ‘trovate’, dagli esempi alle ‘battute’, rifiutando quella finta ‘serietà’ tanto cara all’ufficialità italiana in ogni campo. Io penso che la serietà debba essere nei contenuti, non nella forma

E’ proprio questa formula di comunicazione diretta con il pubblico che ha portato Piero Angela a quella professionalità che, paradossalmente, sa tanto di familiare. La sua divulgazione parte da un presupposto fondamentale, che appare ancora oggi tanto lontano dal mondo scolastico: “Quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell’autore. È stato lui a cacciarlo via – ha espresso il sapiente giornalista -. Si può dire che è più difficile… essere facili“.


Di lui ci restano tanti libri

Oltre che per la sua straordinaria carriera in tv come divulgatore scientifico – gli esordi negli anni ’70 -, Piero Angela fu anche un grande saggista. Un grandissimo patrimonio di opere ci rimangono (alcune purtroppo non sono state più ripubblicate), tra queste è bene citare La straordinaria storia della vita sulla Terra. Diario di un viaggio lungo quattro miliardi di anni (1992); Il pianeta dei dinosauri. Quando i grandi rettili dominavano il mondo (1993); La straordinaria avventura di una vita che nasce. Nove mesi nel ventre materno (1996), Viaggio nel Cosmo. Alla scoperta dei misteri dell’Universo (1997) scritte insieme al figlio Alberto.

Ma ancora Viaggio dentro la mente. Conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014), Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’Universo e della Vita (2015) e Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute (2017).

Un fitto corpus di saggi che scava nel mondo della Scienza con la S maiuscola e lungo le sue innumerevoli ramificazioni, fino ad approdare a un testo più personale, un’autobiografia. Qui il divulgatore torinese accompagna il lettore in un viaggio diverso, attraverso molti continenti, in mezzo a mille peripezie, incontri, scoperte e avventure: la sua vita.

Non è un libro di divulgazione scientifica, ma un racconto personale dedicato al pubblico che da tanti anni mi segue nel mio lavoro, spesso con vero affetto. Il libro racconta le mie esperienze di lavoro, il ‘dietro le quinte’ di oltre mezzo secolo di televisione. Ma per la prima volta rispondo anche a certe domande che spesso mi vengono rivolte in occasione di incontri o conferenze, e che riguardano la mia vita, la mia formazione, gli inizi in RAI, il pianoforte, persino la mia infanzia.

Nel libro ci sono molti aneddoti e incontri che accompagnano in questo straordinario viaggio durato 90 anni che conduce a un punto fermo: “La passione di sapere e la voglia di scoprire possono portare molto lontano nella vita, e fare di chiunque una persona speciale”. Le sue ultime parole che ci ha lasciato non possono che scuoterci: “Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio, Piero Angela”.

Articolo a cura di Sara Erriu