La fiera romana che si è tenuta dal 4 all’8 dicembre ha ospitato tanti incontri e case editrici. Ecco un bilancio
Misurare il mondo con i libri. Questo era il tema della fiera Più libri più liberi che si è tenuta a Roma dal 4 all’8 dicembre presso il palazzo dei congressi in zona Eur. Centinaia di visitatori hanno affollato la “Nuvola”: chi per la prima volta, incuriosito dall’evento, chi per passione. Tra loro c’erano adulti, gruppi di adolescenti, scolaresche e famiglie con bambini al seguito, che sono usciti dalla fiera con buste cariche di libri per sé o per amici e parenti in occasione delle imminenti festività.
Nel corso dell’evento sono stati organizzati laboratori creativi per i più piccoli, presentazioni e interventi da parte di autori e personaggi famosi come Alessandro Barbero e Valerio Mastandrea. Passando da un espositore all’altro si potevano notare gruppi di giovani seduti in terra ad ascoltare quegli editori che, per allontanarsi dalla folla, si erano appositamente ricavati un cantuccio per poter parlare dei propri libri con tranquillità.
Non era insolito notare autori ed editori attrezzati con treppiedi e aste da selfie che rispondevano alle domande di blogger e giornalisti, che presentavano le proprie opere o che registravano l’andamento della fiera per poi pubblicare i contenuti sui rispettivi canali social.
I visitatori
Noi del Blog dell’editore abbiamo intervistato alcuni visitatori che hanno partecipato per la prima volta. Tra di loro c’è chi non si è potuto godere appieno l’evento per la grande affluenza, chi ha ritenuto il prezzo del biglietto d’ingresso troppo costoso, chi ha percepito una mancanza di libertà. Ecco le loro impressioni.
Una ragazza di nome Alessia ha così commentato: “Sono contenta di essere venuta. C’è una bella esposizione; purtroppo non è possibile fermarsi presso alcuni stand a causa della folla. Il biglietto d’ingresso è un po’ caro e, considerando che si tratta di una fiera del libro, mi sarei aspettata qualche scontistica in più. Solo pochissimi editori offrono la possibilità di acquistare tre titoli al prezzo di due”.
Dell stesso parere Silvia, che ha detto: “È stato bello essere presente, avrei voluto soffermarmi su più stand ma a causa della confusione non è stato possibile”.
Altri visitatori hanno espresso il loro dissenso per alcuni comportamenti: “Vedere tanti ragazzi appassionati alla lettura è incoraggiante; peccato che ci sia una contraddizione evidente tra questo loro interesse per la cultura e il loro modo di esprimersi. Non appena sono qui fuori… parolacce, strilli e volgarità”.
Uno scrittore ha detto: “Purtroppo l’atmosfera che si respira non è propriamente ‘di libertà’ come dovrebbe essere, visto il tema della fiera”.
Gli editori
Alla fiera erano presenti case editrici note, come Sellerio e National Geographic, ma anche quelle di nicchia, rivolte a un genere o a un pubblico specifici, come AG Book Publishing, che pubblica libri per bambini e ragazzi. C’erano case editrici specializzate nei testi accademici, nei fumetti o nelle guide turistiche.
In particolare, nel nostro “tour” in fiera, abbiamo apprezzato lo stand della casa editrice romana Giulio Perrone Editore, che con la collana Passaggi di dogana permette di “misurare il mondo con i libri”, consentendo al lettore di visitare paesi e località attraverso gli occhi di scrittori famosi. Anche gli esordienti hanno avuto la possibilità, visitando lo stand, di riconoscersi nelle antologie alle quali hanno contribuito, l’ultima delle quali è Una poesia al giorno.
Altra casa editrice che abbiamo potuto conoscere meglio è stata Voland, che si distingue per aver pubblicato le opere di diversi scrittori dell’Europa dell’est. Il suo team, appassionato e competente, si è dimostrato pronto nel catturare la nostra attenzione e nel proporre i libri più “accattivanti” del proprio catalogo, come Nostalgia e La vita comincia venerdì.
Insomma, come tutti gli eventi, la fiera ha riscontrato consensi e critiche, suscitato perplessità ma anche grande interesse. Aspettiamo le date dell’anno prossimo. E voi, ci sarete?
L’articolo è a cura di Rossella Belardi