Presidente Mazzucco: “In molti romanzi i personaggi femminili disegnano una nuova geografia umana”


Da 74 a 12: finalmente il Premio Strega entra nel vivo. L’ambito premio letterario italiano infatti ora ha solo 12 titoli che volano in finale.

“Le 74 opere di narrativa proposte quest’anno al premio Strega sono state scritte o completate nei due anni di pandemia, nell’isolamento forzato e nella solitudine – ha dichiarato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del premio -. In molti dei romanzi candidati i personaggi femminili, siano di finzione o di autofinzione, disegnano una nuova geografia umana“.

“Donne non convenzionali, estranee agli stereotipi di genere. Bambine e ragazze anomale e diverse, amiche coraggiose, mogli divorziate, madri single, madri scriteriate, ossessivamente dedite ai figli o alla propria felicità, donne non madri per desiderio di indipendenza, che fanno i conti con la loro vocazione alla libertà e alla scrittura, e con l’esercizio di professioni altamente specializzate cui fino a pochi anni fa era loro vietato l’accesso – spiega Mazzucco -. Voci graffianti e ironiche, saggiamente malinconiche o debordanti intelligenze, che testimoniano una svolta, ci auguriamo irreversibile, nella nostra società e nella nostra letteratura”.


La giuria

I libri candidati saranno letti e votati da una giuria composta da 660 aventi diritto. Ai voti degli Amici della domenica si aggiungono quelli espressi da studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, lettori forti scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma.

l libri in gara concorreranno inoltre alla IX edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da 1.000 studentesse e studenti provenienti da scuole secondarie superiori in Italia e all’estero.


I titoli

Ma ora veniamo ai titoli e agli autori in gara. I libri scelti sono: Randagi (Bollati Boringhieri) di Marco Amerighi; Nova (Adelphi) di Fabio Bacà; Mordi e fuggi (Baldini+Castoldi) di Alessandro Bertante; E poi saremo salvi (Mondadori) di Alessandra Carati; Spatriati (Einaudi) di Mario Desiati; Nina sull’argine (minimum fax) di Veronica Galletta; Divorzio di velluto (Feltrinelli) di Jana Karšaiová; Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma) di Marino Magliani; Storia aperta (Bompiani) di Davide Orecchio; Quel maledetto Vronskij (Rizzoli) di Claudio Piersanti; Niente di vero (Einaudi) di Veronica Raimo; Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie) di Daniela Ranieri.


I prossimi passi

A questo punto non resta che attendere la proclamazione della cinquina finalista che si terrà l’8 giugno a Benevento, al Teatro Romano, alla presenza dei dodici candidati e del pubblico, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.