Rubare la notte racconta la storia di Antoine de Saint-Exupéry, autore de ‘Il Piccolo Principe’


“So che un giorno che dovrò andarmene i miei racconti futuri avranno per protagonista solo questo luogo […]. E’ quest’assenza di mondo, è la sua pericolosità è il conforto dato dal silenzio”. A scrivere in una lettera datata 27 febbraio 1928 e indirizzata alla madre è Antoine de Saint-Exupéry, noto anche con lo pseudonimo di Tonio. L’ha realizzata presso la stazione aeropostale di Cap Juby, nel deserto del Marocco dove ha lavorato come pilota.

A raccontare la biografia del grande autore de Il Piccolo Principe è Romana Petri in Rubare la Notte (Mondadori), candidato al Premio Strega 2023. Un libro ascoltabile anche in versione audio (su Audible): con la straordinaria interpretazione di Vanessa Korn, si viene subito catturati e trasportati nel mondo avventuroso, ma anche sensibile e fanciullesco dello scrittore francese nato a Lione nel 1900 e scomparso nei cieli in fiamme del 1944. La sua morte è stata per molti anni misteriosa, finché nel 2004 venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo nel mare antistante la costa marsigliese.

E’ difficile non rimanere ammaliati dalla storia di Antoine de Saint-Exupéry: il suo vissuto porta lontano, in luoghi unici quasi magici, fa emozionare per la perdita del fratello che l’autore ha dovuto sopportare in giovane età, per la morte del padre, ma ancora affascina con il suo spirito coraggioso che condurrà a collezionare importanti traguardi.


Ho chiara solo una cosa: so quel che per me vuol dire avventura. E’ un bisogno costante di scoprire nuovi posti, di lasciarmi portare dalle gambe, di essere incerto del domani


“Rubare la notte” scava nella vita di Antoine de Saint-Exupéry

In questo libro di circa 260 pagine, si entra nell’infanzia dello scrittore, che avrà un ruolo chiave nel suo scritto più famoso che continua a incantare tutto il mondo, senza tempo. Si scopre un bambino coraggioso, talvolta esuberante, a volte malinconico, un uomo che si innamora e scopre l’ebbrezza del volare.

La prima volta che si allontanò dalla Terra si accorse che “preferiva guardare in alto che in basso. Certo, la Terra da tanta distanza non l’aveva mai vista, ma cos’era in fondo la conosciuta Terra rispetto all’ebbrezza del cielo? Non era niente. Guardava quell’aria azzurra da lontano ma sempre trasparente quando si trovava dentro, gli mancava il respiro dall’emozione a pensare che sarebbe stato sempre così, qualsiasi altitudine avesse raggiunto. L’azzurro era qualcosa di inarrivabile, un’illusione, o forse una cosa vera che però per capriccio si allontanava” si legge tra le pagine.

Presto la passione per il volo diventa una professione: “Questo lavoro mi fa sentire tre cose insieme – scrive Tonio alla madre -: un po’ aviatore, un po’ ambasciatore e un po’ esploratore. Mi sembra di aver realizzato un sogno mai espresso nell’infanzia. Ma che comunque mi apparteneva”.


Non solo un pilota ma anche uno scrittore

Un’altra passione che Antoine de Saint-Exupéry ha coltivato fin da bambino è quello della scrittura. Oltre Il Piccolo Principe, l’autore francese ha scritto anche opere che non potevano che parlare dei suoi voli: Volo di notte, Terra degli uomini e L’aviatore.


Ho scritto sei righe di un libro che ho in mente. Per me è già molto. Sei righe in un giorno mi fanno ben sperare, credo che lo porterò a termine, anche se non saprei ancora raccontarvene la trama. Ma una cosa è certa, parlerà di volo, di deserti, di stellate notti


Rubare la notte è un libro che con dolcezza regala meraviglia e incanto, senza tralasciare i drammi che hanno percorso la vita del noto autore.

Romana Petri compone una biografia sensibile e vera che dona forza alle sane follie di spiriti liberi che crescendo non perdono quell’affascinante modo di guardare il mondo tipico dei bambini. Al di là della paura c’è un panorama mozzafiato, direbbe Tonio.

Recensione a cura di Sara Erriu