A conquistare il Premio Strega Europeo 2023 il caso giudiziario sugli attentati tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira nel 2015


E’ Emmanuel Carrère, con il romanzo V13 (Adelphi), a vincere la decima edizione del Premio Strega Europeo.

Il riconoscimento è stato assegnato anche a Francesco Bergamasco, traduttore del libro vincitore, quale segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza.

Il Premio Strega Europeo compie 10 anni e rinnova la collaborazione con il Salone internazionale del libro di Torino. Le autrici e gli autori selezionati hanno presentato anche quest’anno al Salone i rispettivi libri in gara, ciascuno in un incontro individuale, tra venerdì 19 e domenica 21 maggio.

Il premio viene assegnato ogni anno da una giuria composta da 24 scrittrici e scrittori italiani vincitori e finalisti del Premio Strega.

V13 racconta un caso di giudiziaria, le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 – attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e trecentocinquanta feriti. Il volume è una rielaborazione degli articoli apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei.


Emmanuel Carrère ha ottenuto 11 voti su 24

Emmanuel Carrère ha ottenuto 11 voti su un totale di 24 espressi dalla giuria composta come di consueto da scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega: Silvia Avallone, Andrea Bajani, Marco Balzano, Giuseppe Catozzella, Benedetta Cibrario, Antonella Cilento, Mario Desiati, Paolo Di Paolo, Claudia Durastanti, Fabio Genovesi, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Lia Levi, Melania G. Mazzucco, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Matteo Nucci, Valeria Parrella, Sandra Petrignani, Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Domenico Starnone, Nadia Terranova e Sandro Veronesi.

Hanno concorso a ottenere il riconoscimento altri quattro romanzi recentemente tradotti: Rombo (Iperborea) di Esther Kinsky, tradotto da Silvia Albesano; L’orecchio di Kiev (Marsilio) di Andrei Kurkov, tradotto da Claudia Zonghetti; Strega (NN Editore) di Johanne Lykke Holm, tradotto da Andrea Stringhetti; e Pietra e ombra (nottetempo) di Burhan Sönmez, tradotto da Nicola Verderame.

Ricapitolando i vincitori delle scorse edizioni: 2022 Amélie Nothomb, Primo sangue (Voland), tradotto da Federica Di Lella; 2022 Mikhail Shishkin, Punto di fuga (21lettere), tradotto da Emanuela Bonacorsi; 2021 Georgi Gospodinov, Cronorifugio (Voland), tradotto da Giuseppe Dell’Agata; 2020 Judith Schalansky, Inventario di alcune cose perdute (nottetempo), tradotto da Flavia Pantanella; 2019 David Diop, Fratelli d’anima (Neri Pozza), tradotto da Giovanni Bogliolo; 2018 Fernando Aramburu, Patria (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia; 2017 Jenny Erpenbeck, Voci del verbo andare (Sellerio), tradotto da Ada Vigliani; 2016 Annie Ernaux, Gli anni (L’orma), tradotto da Lorenzo Flabbi; 2015 Katja Petrowskaja, Forse Esther (Adelphi), tradotto da Ada Vigliani; 2014 Marcos Giralt Torrente, Il tempo della vita (Elliot), tradotto da Pierpaolo Marchetti.