Il lavoro in una casa editrice o da freelance. L’importanza della formazione e dell’esercizio


Il correttore di bozze è una figura professionale fondamentale all’interno di una casa editrice, ma può lavorare anche da freelance. Si occupa di leggere e rileggere un testo per individuare e correggere errori di battitura, ortografici, grammaticali e di impaginazione.

Tra i suoi compiti anche quello di controllare la corretta applicazione delle norme redazionali di una determinata casa editrice, dell’impostazione grafica della pagina e della formattazione del testo, andando a sistemare maiuscole, minuscole, grassetto, corsivi, sottolineature, spazi superflui, sottotitoli.


Come è cambiato il lavoro del correttore di bozze

Il lavoro del correttore di bozze è cambiato notevolmente nel corso degli anni, basti pensare che nel Medioevo era già presente la figura dei correctores, che segnavano a lato del testo le modifiche da apporre tramite simboli molto simili alle lettere dell’alfabeto greco. Gli stessi segni che, con poche modifiche, usiamo ancora oggi.

Con l’avvento della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, poi, il correttore è diventato una vera e propria figura professionale, con un suo preciso ruolo all’interno della tipografia.

Oggigiorno, con l’utilizzo sempre più diffuso della tecnologia, si lavora maggiormente su schermo, ma è possibile che alcune modifiche vengano apportate ancora su carta. Nei corsi di correzione bozze presenti, sia online che in presenza, si continuano a studiare i simboli universali per apportare modifiche su carta.


Che caratteristiche deve avere un correttore di bozze

Non bisogna confondere questa figura professionale con quella dell’editor: il primo interviene sulla forma, il secondo sul contenuto e sullo stile di un manoscritto.

Da come è facile intuire, alla base di un buon correttore di bozze c’è passione per la letteratura, per la scrittura, ma anche un’ottima conoscenza della lingua italiana, una formazione costante attorno alla sua figura, che può subire – come abbiamo notato – degli sviluppi e delle estensioni.

La pazienza è un’altra caratteristica che un bravo correttore di bozze deve avere. La lettura e la rilettura attenta sono fondamentali. Fateci caso, quante volte capita di non vedere effettivamente un errore leggendo? Non è solo una questione di attenzione: il nostro cervello ha una capacità adattiva straordinaria. Pur di riuscire a comprendere un testo, la nostra mente perde l’attenzione sulle singole parole (e sull’ortografia), concentrandosi sul senso, “ingannando” la percezione visiva. E’ così che si rischia in molti casi di non riuscire a scovare effettivamente l’errore.

Il correttore di bozze perciò è tenuto a intervenire su questa “correzione automatica” per poter pulire effettivamente un testo da ogni errore.


Come diventare correttore di bozze

Per intraprendere una carriera come correttore di bozze il consiglio è quello di scegliere delle facoltà universitarie a indirizzo umanistico-letterario, dopodiché sono ormai attivi diversi corsi specifici, sia online che in presenza, che permettono di ottenere, alla fine di un test, anche certificazioni come quello di Accademia Domani.

Oltre a una prima formazione, in questo lavoro è fondamentale tenersi costantemente aggiornati e fare molta pratica. Solo con l’esercizio si può allenare l’occhio a identificare l’errore e diventare sempre più rapidi, senza rinunciare alla qualità del lavoro.