Reading journal, il nuovo strumento che permette di analizzare e catalogare i libri letti
Non solo per tenere traccia delle proprie letture, ma per poterle analizzare (e apprezzare) meglio. Sta crescendo sempre di più l’interesse per i reading journal. Che siano strutturati come diari personali, schede da compilare o quaderni, cerchiamo di fare chiarezza su cosa sono, come possono essere utilizzati e perché piacciono così tanto ai lettori.
Definire un reading journal non è semplice, al momento ce ne sono diverse tipologie in circolazione. Ma un elemento li accomuna: l’obiettivo di raccogliere le proprie considerazioni sui libri letti.
Possono essere strutturati come dei diari personali molto liberi o come delle schede libro da compilare, oppure possono unire i due formati in una forma ibrida. A impreziosire i reading journal grafiche accattivanti, consigli e illustrazioni curate.
Perché i reading journal piacciono tanto ai lettori
Trama, stile, struttura: sono molteplici le considerazioni che si possono fare su un libro. C’è chi ha iniziato e imparato ad analizzare una lettura a scuola o all’università, chi invece comincia ora. Ma tenere un reading journal permette anche di appuntarsi le frasi più belle trovate nei libri, le wishlist, di descrivere le proprie emozioni, di sviluppare le proprie riflessioni.
Tenere un reading journal è utile perché permette di elaborare meglio il giudizio su un libro, di comprendere le emozioni provate durante la lettura e di raccogliere delle informazioni utili che possono essere riconsiderate a distanza di tempo.
Appuntare le proprie considerazioni su un libro, a una rilettura successiva, può far riflettere su come le nostre attenzioni e i nostri pareri possano cambiare e maturare negli anni. Un libro letto da giovani e ripreso in età adulta può rivelare nuovi dettagli e consapevolezze sulla propria crescita interiore. Un reading journal può essere infatti inteso come un volume interattivo e personale per scoprire se stessi.
Per far qualche esempio, in circolazione ne troviamo diversi: citiamo quello della bookinfluencer Ilenia Zodiaco (lo trovi qui), quello della scrittrice Felicia Kingsley, quello realizzato e illustrato da Martina Ponente, Il Libro dei tuoi Libri (Blackiedizioni, con la prefazione di Marta Perego). Ma un reading journal si può anche creare da sé con un semplice quaderno, libero sfogo alla fantasia.