Un giallo che scava tra le pieghe più buie della società


Ti colpisce al petto, freddo e tagliente come una pugnalata al cuore, bello e dannato come Roma. Un capolavoro il libro di Mauro Marcialis Roma calibro zero (edito Sem): un tortuoso giallo che scava nella parte più oscura della nostra società.

Ambientato in una Roma allucinata, dove i traffici loschi passano dalle borgate degradate ai quartieri alti. Droga, sesso, violenza e pallottole che raccontano tutti gli angoli bui di una città dove non si salva proprio nessuno.

Il commissario Gianni Giunti, detto Gannico, nome di uno storico gladiatore romano, e l’assistente Flavio Fiore irrompono in uno stabile fatiscente in zona San Lorenzo, dove trovano tre tossicodipendenti in stato confusionale e il cadavere di una ragazza violentata.

Il caso sembra risolto in partenza, ma nulla è come appare: lo stupro è avvenuto post-mortem e la ragazza è deceduta in un luogo diverso dall’edificio del ritrovamento, mentre era in compagnia di una persona appartenente all’élite della Roma bene, protetto da criminali di grosso calibro.

E’ proprio una serie di persone insospettabili, personaggi in vista e facoltosi, che cercano in tutti i modi di depistare le indagini: un vortice di corruzione, doppi giochi, ricatti, minacce, botte e pallottole si avvicendano fino alla fine della storia. Il tutto mentre c’è chi lotta per la propria famiglia, per i propri amici e contro i propri demoni.

Una chiave avvincente e interessante, quella dell’autore, per raccontare fenomeni che accadono all’ordine del giorno. Una storia violenta e appassionate che ti investe come un uragano e ti costringe ad arrivare all’ultima riga per capire davvero le cose come stanno.

Recensione a cura di Clarissa Montagna