Supersaurio è il romanzo d’esordio di Meryem El Mehdati che ritrae con ironia i drammi dei ventenni di oggi
Il racconto di una generazione giovane, quella «peggio pagata, più insicura, depressa e complessata della storia». Supersaurio (Blackie edizioni, 2025) di Meryem El Mehdati è un romanzo fresco che, con ironia, fa riflettere su temi seri come la difficile ricerca della stabilità economica e lavorativa, i disagi sociali e psicologici dei giovani di oggi.
A raccontarci la sua vita è Meryem, una venticinquenne di origini marocchine, cresciuta nelle Canarie, come l’autrice. Dopo aver completato gli studi universitari e due master in ambito linguistico, viene impiegata come stagista presso gli uffici di Supersaurio, la catena di supermercati più importante delle Canarie.
Il ritratto di Meryem è quello di una generazione intera, quella dei ventenni di oggi che, nonostante anni di studi alle spalle, non riescono a emergere nel mondo del lavoro, passando da un colloquio all’altro con la stessa velocità con cui un’ape va di fiore in fiore. Per ogni volta approdare a offerte sottopagate.
Il lavoro come identità personale
L’insicurezza lavorativa, inevitabilmente, va a intaccare anche quella personale e futura. «Ho venticinque anni e vivo ancora con miei e grazie ai miei genitori – si legge nel libro –, non ho risparmi né nulla di valore che sia mio, acquisito da me, né piani che vadano oltre i tre o i quattro mesi».
In una società in cui il lavoro è la condizione essenziale per vivere il presente da persona adulta, una volta che Meryem diventa stagista presso Supersaurio, cambia tutto. Non solo la sua situazione lavorativa, ma anche la sua identità: «Ora sono una lavoratrice. […] Prima avevo ben chiaro di essere, come persona, molte altre cose oltre al mio lavoro, ma ora comincio a dubitarne. Sono diventata incapace di sentire un sentimento o di pensare a qualcosa che non sia correlato a quello che faccio in questo supermercato».
Il lavoro le occupa tutto il tempo: inizia alle otto, finisce alle tre del pomeriggio, più tre ore di viaggio per arrivare a casa perché lo stipendio non le permette di vivere più vicino.
Ma non solo. Anche il rapporto con i colleghi (molto più grandi di lei) è complicato. C’è chi le storpia il nome senza pietà e la sminuisce continuamente e chi insiste a offrirle alcolici anche se lei è musulmana.
Supersaurio descrive le difficoltà dei giovani di oggi
In questo racconto in prima persona, che si avvicina molto a un diario personale, Meryem tocca questioni importanti cui deve fare i conti un giovane delle Canarie come un giovane italiano: dalle cifre esorbitanti per un piccolo monolocale alle difficoltà nel conciliare vita e lavoro (sottopagato), dalla difficoltà nell’instaurare rapporti sani con i colleghi all’avere i mezzi per mettere su famiglia.
Ne esce una panoramica completa che, senza mai perdere il gusto dell’ironia, ci racconta una realtà che risulta nettamente squilibrata rispetto a quella delle generazioni precedenti.
«I miei genitori sono arrivati qui da soli – si legge nel libro –, hanno fatto tutti i lavori che hanno potuto, hanno avuto me e i miei fratelli. Ci sono state lacrime, ci sono stati sacrifici, ma alla mia età avevano già tutto quello che io non ho. Piani per il futuro, una macchina, una casa, una propria attività».
Recensione a cura di Sara Erriu
Post your comment