Grande attesa per l’evento che si terrà dal 14 al 18 ottobre


Il Salone del Libro di Torino si prepara per ripartire in presenza per la sua 33esima edizione e sarà dedicato al grande Dante Alighieri.

Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone richiamerà infatti grandi nomi della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta. Sarà così che la città di Torino tornerà ad accogliere editori, autori, scuole e la comunità di lettori che in questo anno difficile non hanno mai smesso di incontrarsi, anche se virtualmente, intorno alla lettura.


L’edizione sarà anche online

Il viaggio del Salone vedrà una ricca offerta di incontri, contenuti e attività per i ragazzi, per le scuole e per tutta la comunità di lettori. Ma non mancherà il digitale. Tra le novità sulla piattaforma SalTo+ due serie podcast: un ciclo – Il Salone presenta Albert Camus – dedicato ad Albert Camus e una selezione delle lezioni di Vita Nova in versione podcast, che saranno disponibili dal 4 marzo sia su SalTo+ che sulle principali piattaforme streaming gratuite.

Sulla piattaforma digitale troveranno spazio alcune videolezioni realizzate dagli autori adottati che saranno a disposizione di tutta la comunità scolastica del Salone. Il ciclo di lezioni si intitola “Adotta una parola”: ciascun autore sceglierà una parola, un modo per mostrare voci diverse, sguardi sul mondo e approcci degli scrittori di questa edizione. Ma anche per fornire a tutte le scuole materiali sulla lettura e la sua promozione da affiancare alla didattica tradizionale.

Inoltre, il racconto partecipato di autori e studenti coinvolti dal progetto avrà uno spazio dedicato: per raccontare in modo più chiaro ed efficace “Adotta uno scrittore”, il Bookblog ospiterà le esperienze, i percorsi svolti in classe, immagini e pensieri durante e dopo gli appuntamenti. Verranno raccolti anche gli interventi degli studenti (e quando possibile dei detenuti), così che il racconto del progetto si faccia corale. Un’apertura ulteriore alla condivisione e al dialogo tra autori e lettori, nonché un passo avanti per raggiungere un pubblico più vasto grazie a contenuti di qualità fruibili liberamente.


Appuntamento a ottobre

Il tanto atteso evento letterario si intitolerà “Vita Supernova” e si terrà a Torino dal 14 al 18 ottobre 2021.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è un punto di riferimento per tutta la filiera – commenta Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro -. Dopo un anno di pandemia, siamo tutti fiduciosi e arriverà presto il momento di ritrovare la comunità del Salone, fatta di editori, librai, bibliotecari, lettori, ma anche delle tante persone che lavorano alla costruzione di un evento così importante. La pianificazione che il Salone presenta oggi deve rappresentare un punto di partenza per il futuro del nostro settore”.


Grande entusiasmo per il ritorno in presenza

Nell’anno della pandemia i libri si sono dimostrati una risorsa importante per tantissime persone, venendo incontro alla richiesta di complessità, coinvolgimento emotivo, prossimità, capacità di affrontare in modo umano i grandi temi dell’esistenza di fronte a cui con tanta urgenza l’epoca in cui viviamo ci ha rimesso – commenta Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino -. Gli editori hanno svolto e continuano a svolgere da questo punto di vista un ruolo fondamentale. Il Salone del Libro è al loro fianco come sempre. Insieme daremo vita all’edizione della ripartenza, per incontrare i lettori dal vivo, in presenza, dopo tutto questo tempo”.

Molto soddisfatto della scelta di dedicare il Salone a Dante Alighieri è Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, che afferma: “Vita Supernova. Dante da una parte e la più potente fra le esplosioni stellari dall’altra. Un’accoppiata straordinaria per segnare davvero la ripartenza. L’abbiamo detto così tante volte che quasi non ci crediamo più: ma noi vogliamo davvero che questa sia la volta buona”.

Abbiamo imparato a stare distanti ma vogliamo ritornare vicini (consapevoli di dover fare attenzione) – conclude Biino -. Abbiamo imparato a guardarci attraverso gli schermi ma vogliamo tornare a guardarci negli occhi. E lo vogliamo fare attraverso i libri che ci hanno fatto compagnia nei momenti più bui dell’anno più buio e che ci faranno luce nell’anno in cui si riaccende la luce”.