L’ossessione per il benessere. Wellness (Rizzoli, 2024) di Nathan Hill è un fedele specchio della società odierna
Prende avvio nel 1993 e arriva ai giorni nostri per raccontare le insicurezze e le paure tipiche del nostro tempo. Wellness (lo trovi qui) di Nathan Hill è un romanzo a tutto tondo che scava nella crisi matrimoniale di una giovane coppia che si innamora dopo essere fuggita dai drammi delle rispettive famiglie d’origine.
A occupare le scene principali sono Elizabeth e Jack, due ragazzi che si trasferiscono a Chicago per dare una svolta alla propria vita: lei una studentessa di diversi corsi universitari, in attesa di una miracolosa rivelazione che possa indicare la propria strada di vita; lui un artista fuggito dal Kansas.
Wellness, la storia di un amore sulla via del tramonto?
E’ così che, alla fine degli anni Novanta, quando Chicago era ancora una città in fase di definizione, i due giovani si incontrano e scatta l’amore. Segue un bel matrimonio e un figlio. Fin qui, sembrerebbe che le loro aspettative siano state esaudite, fine della storia, ma non è tutto.
Il romanzo entra nel vivo quando un desiderio di Elizabeth sconvolge Jack: stanno entrambi ragionando sull’organizzazione della loro nuova casa, quando la moglie sostiene di volere due camere da letto e due ingressi separati. Questo è un primo segnale che preannuncia l’arrivo del divorzio o semplicemente un’assicurazione per il futuro?
Wellness non racconta però solo una storia d’amore e i possibili problemi connessi, è un’espressione del vivere odierno. E’ un libro denso – ha poco più di settecento pagine – che si alimenta dalle riflessioni del nostro tempo. Riflessioni che sono frutto delle incertezze del presente e del futuro. Al centro non solo temi come l’inconsistenza del per sempre, ma anche la gestione della genitorialità, delle amicizie, degli affari attuali.
Wellness, uno sguardo psicologico sulla società attuale
Si può dire che il romanzo di Nathan Hill sia tridimensionale. E’ acuto lo sguardo nell’analizzare un tic della società odierna, quello di cercare ossessivamente il benessere, la felicità. Grande spazio quindi alla psicologia, una lente con cui Elizabeth vede il mondo, influenzando i suoi pensieri, la sua quotidianità, il rapporto con il figlio e il marito. Il suo lavoro in un’azienda che sfrutta gli effetti del placebo avrà un ruolo centrale in tutto questo.
Rapporti familiari e sensi di colpa
Ma di rapporti familiari si parla anche nei ripetuti flashback che popolano il romanzo. I passaggi indietro nel tempo, che intervallano la narrazione contemporanea, permettono di scoprire dettagli dell’infanzia dei due protagonisti, chiavi di volta per costruire un quadro completo e interpretare il presente.
Come nella scrittura di Jonathan Franzen (vedi Le correzioni e Crossroads – qui la nostra recensione), anche in Wellness ritornano i temi del senso di colpa e delle famiglie frammentate che si portano dietro un carico di traumi irrisolti. Una lettura che, nonostante il peso emotivo, si apre alla speranza e alla risoluzione dei conflitti.
Recensione a cura di Sara Erriu
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