La nomina a Capitale italiana della Cultura è una grande occasione di riscatto per il capoluogo abruzzese. Ha superato altre nove città in gara


La città dell’Aquila sarà la Capitale italiana della Cultura 2026. Ad annunciarlo il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. Il capoluogo abruzzese è stato scelto tra dieci città finaliste: insieme a lei hanno avanzato la candidatura Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

Lo slogan che caratterizzerà questa nuova Capitale italiana della Cultura sarà L’Aquila. Città Multiverso. Questa nomina avviene a quindici anni dal grande sisma che ha devastato l’Aquila. “Questo riconoscimento – ha espresso il sindaco della città Pierluigi Biondi – non può essere un risarcimento per quanto accaduto, perché non può esserci risarcimento per ciò che il nostro popolo ha sofferto, ma rappresenta un elemento con cui ricostruire il tessuto sociale le nostre comunità”.

“Il dossier [presentato, ndr] promuove un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale” si legge nelle motivazioni della giuria, presieduta da Davide Desario, direttore di Adnkronos. “Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con il territorio circostante; la strategia identificata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore”.

L’Aquila, per tutto il 2026, sarà caratterizzata da un ricco palinsesto di eventi e iniziative culturali che coinvolge diverse espressioni artistiche: il cinema, il museo, il teatro, la musica, le arti visive.