L’inverno dei leoni è il secondo e conclusivo capitolo della saga dei Florio. Qui il declino di un impero apparentemente intramontabile conosciuto ne I leoni di Sicilia


Sequel de I leoni di Sicilia (qui la nostra recensione), L’inverno dei leoni (Nord, 2021) di Stefania Auci è il secondo e ultimo capitolo della saga dei Florio, l’impero nato dai fratelli Paolo e Ignazio nel sud Italia di fine Settecento, e che si è alimentato lungo Otto e Novecento fino al triste tramonto.

Quattro generazioni di uomini legati dall’amore per il mare e che hanno consacrato la loro vita al lavoro, al benessere e alla crescita dell’impresa che ha fatto diventare grande il loro nome.

Florio è la famiglia che ha dato i natali a una piccola bottega di spezie a Palermo, destinata a diventare la migliore della città; Florio è il nome delle cantine che ha trasformato il marsala nel vino dei nobili, Florio è il dominio navale del Mediterraneo.


L’inverno dei leoni: dagli anni d’oro al tramonto di un impero

Un impero durato oltre un secolo, ma che lungo il Novecento ha conosciuto una lenta e inesorabile fine. Fallimenti, lutti, incapacità: è crudele il destino dell’ultimo erede dei Florio; quell’uomo che è nato nel lusso e negli “anni ruggenti” dell’impresa creata dai suoi antenati. E’ proprio quel ragazzo che non ha vissuto sulla propria pelle il sacrificio e l’abilità di crescere dal nulla, che qui si trova a dover governare qualcosa più grande lui.

Lusso, sfarzo, amanti presto si trasformano in debiti, rinunce, perdita di potere. Un triste epilogo che Stefania Auci racconta con lo stile che l’ha contraddistinta già ne I leoni di Sicilia: un narrare preciso che si fa strada nei sentimenti e nelle psicologie dei personaggi, tra le pieghe delle storia (che non risparmiano malattie, guerre e tragedie) e negli ambienti della nobiltà.


Una storia di grandi uomini e donne forti

Ad accompagnare l’impero Florio verso il tramonto donne straordinarie: Giovanna d’Ondes Trigona e Franca Jacona, due figure femminili che – come vuole l’epoca – non hanno un potere decisionale sull’impero, ma devono imporsi per offrire il proprio contributo a casa Florio.

Anche la loro non è una vita facile, nate e cresciute in altre famiglie, devono presto rivestire un ruolo rispettabile e di risonanza non solo nazionale.

Non sono poche le difficoltà che devono affrontare, tra i tradimenti dei mariti e le preoccupazioni da genitori. A loro in particolare spetta il compito di educare gli eredi dei Florio.


L’inverno dei leoni: un romanzo a cui non potranno rinunciare gli amanti de I leoni di Sicilia

Seppure questo secondo capitolo della saga dei Florio sia meno coinvolgente del primo – vuoi per la trama meno carica di avvenimenti, vuoi per alcune parti che si trascinano nel romanzo -, L’inverno dei leoni resta un libro imprescindibile per chi si è già approcciato a I leoni di Sicilia.

I lettori che vogliono conoscere come va avanti la storia e come l’impero Florio – all’apparenza insuperabile – incontra il declino, trovano una lettura altrettanto piacevole e ricca di colpi di scena che fanno empatizzare con i personaggi.

L’inverno dei leoni è disponibile anche in versione audiolibro, letto dalla voce profonda di Ninni Bruschetta (lo trovi qui).

Recensione a cura di Sara Erriu