La mostra su Tolkien è un viaggio tra manoscritti, lettere e fotografie originali per scoprire l’origine di un mondo tra fantasia e mitologia


In occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa del re del fantasy, viene allestita per la prima volta in Italia una mostra su J.R.R. Tolkien. Si terrà a Roma, presso la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.

Conosciuto soprattutto per essere il padre de Il Signore degli Anelli, de Lo Hobbit e de Il Silmarillion, il grande scrittore inglese ha rivoluzionato un genere, plasmando una nuova mitologia per il mondo contemporaneo che lo ha reso uno degli autori più letti in assoluto.


Cosa si potrà vedere nella mostra su Tolkien

La mostra romana “Tolkien. Uomo, professore, autore”, che si terrà da giovedì 16 novembre a domenica 11 febbraio 2024, sarà un percorso umano e professionale fatto di manoscritti originali, lettere, fotografie e opere d’arte che immergeranno i visitatori nel mondo e nel processo creativo dello scrittore. Non mancheranno poi riferimenti agli adattamenti cinematografici che sono nati dalle storie di Tolkien e che hanno vinto numerosi riconoscimenti.

L’esposizione, ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è la prima per dimensioni realizzata in Italia su Tolkien. Sarà in un certo senso anche unica al mondo in quanto le precedenti grandi retrospettive realizzate sull’autore a Oxford nel 2018, a Parigi nel 2020 e a Milwaukee (Stati Uniti) nel 2022, si sono concentrate solo su alcuni aspetti delle opere letterarie dello scrittore inglese. Alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma al centro ci sarà Tolkien stesso e l’influenza che ha avuto nel mondo dell’arte, della musica e dei fumetti.


Un autore che ha amato l’Italia

Ma non finisce qui, Roma sarà solo la prima tappa di un percorso che proseguirà nel 2024 in altre città italiane. Tolkien – romanziere, linguista e filologo – ha avuto un buon rapporto con l’Italia. In più occasioni ha viaggiato lungo la Penisola: per fare qualche esempio, nel 1955 è stato a Venezia e ad Assisi. “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”, ha espresso in una lettera lo scrittore, dimostrando il suo amore per questo territorio. La mostra romana non potrà quindi che raccontare anche questo aspetto.

A testimoniare gli spostamenti nel Belpaese anche il libro Tolkien e l’Italia (Il Cerchio, 2016), un lavoro di ricerca svolto dallo studioso Oronzo Cilli, che sull’autore inglese ha composto numerose pubblicazioni. Si tratta di una raccolta delle pagine inedite del diario che Tolkien scrisse durante il suo viaggio del 1955 che intraprese con la figlia Priscilla e le bozze dell’ultimo libro de Il Signore degli Anelli.

Articolo a cura di Sara Erriu