Herbariae è un podcast di nove puntate che traccia un percorso frutto di carte e testimonianze sulla caccia alle streghe


Guaritrici, ostetriche, levatrici. Ma anche e soprattutto donne perseguitate e uccise. Le streghe hanno sempre avuto un grande fascino in letteratura e non solo. Dai racconti storici, i riferimenti alle streghe sono diventati parte dell’immaginario collettivo nelle fiabe popolari, nei film e nelle serie tv più recenti.

Per scoprire queste creature da un punto di vista sociologico, antropologico e culturale, raccontandone la controversa vicenda attraverso la storia del loro corpo, fisico e simbolico, è nato Herbariae – Streghe dell’anima mia, un podcast condotto dall’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli, su Storytel.


Herbariae si basa su fonti storiche

Chi è davvero una strega, qual è la sua storia, chi è un’herbaria. Paganelli, attraverso le nove puntate del podcast, traccia un percorso alimentato dall’esperienza di ricercatrice che ha vissuto in Boemia. Tra le sue fonti carte e testimonianze sulla crudele caccia alle streghe e sui processi medievali.

Dalla figura delle streghe dal punto di vista storico, culturale, narrativo, con un’attenzione anche alle capacità straordinarie di guaritrici, ostetriche, levatrici, il racconto passa alla terribile persecuzione, analizzandone metodi e crudeli torture. Un viaggio nel mondo della stregoneria che appassiona e allo stesso tempo fa riflettere.


Parlare di streghe, processi e torture significa entrare in una foresta buia piena di radici sollevate dal suolo che si annodano tra loro e impediscono di correre senza fermarsi fino alla meta. Le streghe, infatti, non sono mai un approdo, qualcosa a cui arriviamo dopo aver solcato mari in burrasca


Il podcast Herbariae e il corpo femminile

Specializzata in tutto ciò che riguarda corpo (in particolare femminile), pratiche discorsive e dinamiche cognitive che ne derivano, Giulia Paganelli nel podcast Herbariae si concentra sul corpo fisico della strega. Viene analizzato il concetto di mostruosità e di libertà (spesso negata) di parola.

In tutto questo centrale è la questione di genere. All’epoca una donna, anche solo per opporsi alla sottomissione del potere veniva bollata come strega e di conseguenza isolata e punita.

La strega viene considerata “un corpo culturale, un corpo pieno di mente”; la ricostruzione storica unita all’analisi antropologica rimanda un quadro complesso e allo stesso modo affascinante di quello che questa figura ha subito e rappresentato nel corso dei secoli.


Sei appassionato di podcast? Vieni a seguire la nostra sezione dedicata.