Stand, scrittori da tutto il mondo e letture nella Nuvola di Fuksas


E’ la libertà il tema della nuova edizione di “Più libri più liberi, la fiera di Roma dedicata all’editoria indipendente: cinque giornate dove scoprire le novità e i cataloghi di oltre 500 editori, incontrare autori, assistere a performance musicali, reading e dibattiti.

Questo è un anno importante per la fiera che, da sabato 4 a mercoledì 8 dicembre, non solo riparte dopo essersi fermata per un’edizione a causa della pandemia, ma raggiunge l’importante traguardo del 20° anniversario della sua creazione.


L’evento presso la Nuvola dell’Eur

Come di consueto, sarà la Nuvola dell’Eur a ospitare l’evento, splendido scenario che in un momento di rinascita come questo assume un particolare significato simbolico e si lega a doppio filo con il tema della fiera.

Come affermano gli organizzatori, “il focus sarà, in particolare, sulla libertà che i libri stessi sono in grado di offrirci. Insieme ai grandi ospiti nazionali e internazionali si rifletterà su quali sono stati i libri che ci hanno liberato, rompendo schemi, barriere, fragilità, tabù”.


Stand, incontri internazionali e letture

E tutto questo verrà raccontato anche attraverso gli stand degli editori, gli incontri, le letture, le tavole rotonde. Torneranno scrittrici e scrittori provenienti da ogni parte del mondo, grandi ospiti come Jonathan Safran Foer, Alessandro Baricco, Roberto Saviano, Guadalupe Nettel, Zerocalcare, Chiara Valerio, Francesca Mannocchi, ma anche nuove scrittrici come Reni Eddo-Lodge e tantissimi altri.


L’immagine di Più libri più liberi

Ragionando sul concetto di libertà è stata realizzata anche l‘immagine di Più libri più liberi. Il fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti ha trasformato l’iconica Nuvola di Fuksas dell’Eur – che come ogni anno ospita la fiera – nel pallone di una grande mongolfiera che ospita due lettori assorti e si staglia sul cielo indaco di uno scenario definito dal tratto marcato e dai colori evocativi tipici dell’artista: “Un’immagine eterea che richiama il potere della letteratura di portarci in volo verso gli infiniti territori della fantasia”.