Ecco la recensione di un libro appassionante, una storia travolgente, di passione e forza, coraggio e timore. Sto parlando di “Jane Eyre”, romanzo scritto dalla brillante Charlotte Bronte, un capolavoro narrativo di una potenza e di una bellezza uniche.
Si preferisce leggere un libro o guardare un film? Senza il minimo dubbio, c’è chi reputa un film il miglior mezzo per rappresentare appieno e fedelmente una storia e chi, invece, non sostituirebbe per nulla al mondo il piacere dato dalla lettura. I pareri sono differenti, ma cerchiamo di fare una ragionamento costruttivo.
In un momento in cui i social network e i media in genere rappresentano l’arma più potente per mettere in relazione, avvicinare – anche a distanza di chilometri – stimolare alla condivisione, alla ricerca di ciò che piace ed emoziona, che rende attivi e interconnessi, perché non sfruttare tale palcoscenico per diffondere abitudini sane e culturali?
Il romanzo che suggerisco narra la storia di Michele, ragazzo timido e rassegnato che, a causa di un abbandono ingiustificato da parte di sua madre, si ritira in solitaria in una casetta dentro la stazione di Miniera di Mare.
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