Nella rosa dei concorrenti sette autrici e cinque scrittori tra autobiografie, storie famigliari e distopie


Si è ridotto da 62 a 12 il numero dei libri selezionati per il partecipatissimo Premio Strega 2021, il concorso letterario più ambito nel panorama italiano. Sette le autrici, cinque gli scrittori in gara.

Si tratta di 12 titoli già apprezzati dai lettori comuni e forti: Il libro delle case di Andrea Bajani, Il pane perduto di Edith Bruck, Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone, L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti, Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio, Cara pace di Lisa Ginzburg, Le ripetizioni di Giulio Mozzi, La casa delle madri di Daniele Petruccioli, Due vite di Emanuele Trevi, Adorazione di Alice Urciolo e L‘anno in cui a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini.

La votazione, che ha visto riunirsi in videoconferenza il Comitato direttivo del premio, è avvenuta oggi in videoconferenza alle ore 12. A esprimere le proprie preferenze Pietro Abate, Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine.


Le storie in gara

“Fra i sessantadue titoli proposti abbiamo notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo di intreccio e di genere – afferma Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo -. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece di microstorie intime”.

Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate – aggiunge Mazzucco -. Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio. Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale”.


La votazione

I libri candidati saranno letti e votati da una giuria composta da 660 aventi diritto. Ai voti degli Amici della domenica si aggiungono quelli espressi da studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero, lettori forti scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma.

Il libri in gara concorreranno inoltre alla VIII edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da 600 studenti provenienti da scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. Il comitato direttivo del Premio ha ritenuto che, per i temi trattati, il romanzo Le ripetizioni di Giulio Mozzi (Marsilio) sia adatto esclusivamente a un pubblico di adulti, pertanto non concorrerà al Premio Strega Giovani.

A giugno gli autori candidati e finalisti alla LXXV edizione del Premio Strega saranno ospiti di festival e manifestazioni culturali in tutta Italia. La votazione che selezionerà la cinquina dei finalisti si terrà giovedì 10 giugno, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 8 luglio.