Il Salone del Libro di Torino sarà diviso in sette sezioni curate da grandi nomi dell’editoria e dello spettacolo. Tra i tanti Francesco Costa, Erin Doom, Luciana Littizzetto, Melania Mazzucco. I cambiamenti della nuova direttrice Annalena Benini


La prossima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino sarà del tutto rinnovata sotto il segno della nuova direttrice, Annalena Benini, giornalista de Il Foglio e scrittrice.

L’appuntamento sarà sempre in primavera tra i padiglioni del Lingotto Fiere. Prenderà il via giovedì 9 e si concluderà lunedì 13 maggio 2024.

La novità prevede che il nuovo Salone assomiglierà sempre di più, nell’ideazione e nella cura, alla costruzione di un giornale: “Un’opera con una sua precisa personalità che viene raccontata, giorno dopo giorno, dai curatori, con le loro sezioni tematiche, da una redazione e da collaboratori tecnici che osservano il mondo e individuano gli argomenti necessari a descriverlo attraverso la letteratura, e non solo”.

L’obiettivo sarà quello di “offrire stimoli continui al racconto del presente, attraverso punti di vista diversi e vitali, esercitando una continua ricerca nella realtà e nell’immaginazione”.


Sette sezioni compongono il puzzle del Salone del Libro di Torino

Questo grande “giornale” che sarà il Salone del Libro di Torino verrà declinato attraverso sette sezioni, curate da scrittori e scrittrici, intellettuali e artisti, che avranno il compito, per ogni tema, di ideare, orchestrare e condurre incontri-evento durante le giornate del Salone.

La sezione Editoria sarà affidata a Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, e con alle spalle esperienze in Francia con Gallimard e Flammarion. Gli incontri di questa sezione avranno l’obiettivo di mostrare al pubblico le differenze tra gli editori, il lavoro artigianale dell’editore, il suo rapporto con gli autori e con i lettori. Teresa Cremisi offrirà uno sguardo profondo sui piccoli, medi e grandi editori e sul cammino internazionale dell’editoria.

La sezione Arte sarà curata da Melania Mazzucco, studiosa, scrittrice, esperta non solo d’arte, ma anche dei temi che “l’arte muove, rivela o nasconde”. Una sezione dedicata alle scritture d’arte, oltre che alle opere: storie di artiste e artisti internazionali, incontri con figure importanti dell’arte, avventure nascoste.

La sezione Romanzo sarà affidata a Alessandro Piperno, scrittore e curatore dei Meridiani Mondadori: un viaggio nelle letture, nei romanzi amati od odiati dai grandi scrittori. Con lui si entrerà nell’officina segreta di chi legge per scrivere e per vivere.

Ci sarà anche una sezione Romance, che sarà affidata a un’autrice molto amata dai giovani lettori: Erin Doom, grande esponente del genere in Italia, scrittrice di romanzi nati sulle piattaforme di autopubblicazione che sono arrivati a vendere milioni di copie. Doom dialogherà con le voci internazionali del romance che hanno conquistato il mondo dei giovani lettori e porterà la sua capacità di comprenderne le passioni e i bisogni, indagando il potere e il futuro della letteratura a partire dai grandi romanzi classici.

Un personaggio noto della televisione, Luciana Littizzetto, curerà invece la sezione Leggerezza. I suoi incontri indagheranno la narrativa capace di penetrare tra le luci e le ombre della vita per dare anche spensieratezza a lettrici e lettori. Inoltre, la comica piemontese mostrerà come il linguaggio televisivo possa costruire spazi di intrattenimento e di risate.

In questo contesto non può poi mancare la sezione Informazione, che sarà curata da Francesco Costa, vicedirettore del Post, autore e voce della nota rassegna stampa Morning, oltre che autore di Questa è l’America, Una storia americana e dell’ultimo California. Con la consapevolezza che la rete, i social network e i giornali online hanno trasformato completamente il nostro modo di leggere e informarsi, Costa incontrerà i maggiori esponenti italiani e internazionali dell’informazione.

Infine, in questa trentaseiesima edizione del SalTo ci sarà la sezione Cinema, curata da Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore che mostrerà, attraverso gli incontri con i suoi ospiti, il viaggio attraverso cui la letteratura si trasforma in opera cinematografica o in serie tv, evidenziando i cambiamenti di immagini e di linguaggio e la centralità del lavoro di registi, sceneggiatori, attori e produttori.

Oltre alle sette sezioni, ci sarà una redazione che insieme alla squadra editoriale del Salone lavorerà al programma. Sarà coordinata da Annalena Benini e sarà formata da Paola Peduzzi, Igiaba Scego, Francesca Sforza, Tiziana Triana. Giornaliste, scrittrici e professioniste del mondo editoriale particolarmente attente al panorama internazionale e ai nuovi linguaggi, ma anche ai cambiamenti culturali e sociali.


La direttrice Benini: “Il Salone del Libro è il luogo degli incontri e delle scoperte”

“Siamo felici di ricominciare la preparazione di questo bellissimo evento dell’editoria italiana”, commenta Annalena Benini, “con i grandi autori della letteratura nazionale e internazionale e la comunità di lettrici e di lettori che da sempre ritrova nel Salone la sua casa, il posto dove è bello tornare o anche andare per la prima volta“.

“Il Salone è una fiera ma è anche una festa, il luogo degli incontri e delle scoperte e noi cerchiamo di dare il meglio per anticipare, seguire, promuovere i libri e i temi che raccontano il presente e che guardano al futuro”, aggiunge.


La lingua ospite è il tedesco, quarta lingua più parlata in Italia

Al Salone del Libro di Torino ci sarà anche una lingua ospite, per approfondire nelle cinque giornate di manifestazione la produzione letteraria e culturale di una determinata lingua e cultura. In continuità con l’attesa per “Italia Paese Ospite” alla Fiera del Libro di Francoforte 2024, la lingua ospite della prossima edizione del SalTo sarà il tedesco.

Tanti i punti di contatto che ha il nostro Paese con questa lingua, dalle intense relazioni politiche, commerciali e culturali che ci legano alle aree di lingua tedesca, al bilinguismo dell’Alto Adige/Südtirol, che l’hanno resa la quarta lingua più parlata in Italia dopo inglese, francese e spagnolo.

In particolare, il pubblico del Salone potrà approfondire le nuove voci del panorama letterario in lingua tedesca, voci che si sono distinte nel proprio Paese di provenienza e che sono state tradotte in italiano. E proprio alla traduzione, strumento fondamentale dello scambio letterario tra i Paesi, sarà dedicato un focus importante con appuntamenti per il pubblico, le case editrici e i loro traduttori e traduttrici.


Spazio anche ai giovani lettori

Importanza anche ai giovani. “L’anno scorso i ragazzi sono stati tra i grandi protagonisti della manifestazione e hanno dimostrato di avere ancora di più fame di libri e di incontri con gli scrittori, di eventi dedicati a loro: hanno voglia di ascolto e di condivisione”, spiega Annalena Benini.

“Il Salone del Libro ha il dovere e l’entusiasmante compito di accoglierli, stimolarli, incoraggiarli a tirare fuori le curiosità e i dubbi, ma anche le passioni e i talenti“, prosegue. “E’ bello che ci sia questa voglia di sentirsi parte di una comunità in cui si può girovagare per gli stand, fare domande, incontrare i propri idoli, scambiare impressioni, farsi un selfie perché no. Giocare con un mondo, quello della letteratura, che non è inaccessibile e scostante, ma che si nutre di nuove istanze, di nuovi linguaggi e dell’esperienza di tutti. Perché il Salone del Libro è una comunità che accoglie e include, un posto in cui nessuno è solo e nessuno è strano”.

In copertina la nuova direttrice Annalena Benini (foto di Chiara Pasqualini)